Dalla Spezia alla Cina: l'artista Carlo Alberto Cozzani ospite a Zuhai per 'creare' una mostra personale

di Stefano Rissetto

Il progetto è promosso dall'associazione Startè, fondata da Paolo Asti, con la collaborazione dell'imprenditore Mattia Pinza e di Charlotte Luo

Carlo Alberto Cozzani è il primo artista italiano in residenza al Guyuan Art Museum di Zhuhai, una città di due milioni di abitanti situata nella regione del Guangdong, nel sud della Cina. Affacciata sul Golfo delle Perle e collegata a Macao e Hong Kong da un ponte di 44 chilometri, Zhuhai rappresenta una fusione di tradizione e modernità.

L'artista ha ricevuto l'invito ufficiale lo scorso novembre, dopo che il progetto della sua mostra Omaggio a Zhuhai e al Golfo delle Perle era stato approvato dalle autorità cinesi. Durante la sua residenza, Cozzani lavorerà a nuove opere, che saranno esposte a partire da luglio 2025, in uno spazio di oltre cinquecento metri quadrati, sotto la direzione del curatore e manager culturale Paolo Asti.

Cozzani, che ha recentemente presentato Lettere di Cinta a Camaiore, dedica anche in Cina un lavoro site-specific, utilizzando una tecnica mista che combina fotografia e pittura. Dopo aver scattato oltre cinquemila fotografie a Zhuhai, l'artista selezionerà e modificherà digitalmente le immagini, per poi stamparle su grande formato e intervenire pittoricamente con olii, acrilici e materiali di recupero.

“La residenza al Guyuan Art Museum è una grande occasione di crescita per la mia ricerca artistica”, ha dichiarato Cozzani. “Sento la responsabilità di rappresentare il mio Paese e la percezione che di esso si ha nel mondo. Il 2024 mi sta regalando soddisfazioni che arrivano dopo anni di studio, lavoro e riflessioni.”

Secondo Paolo Asti, che raggiungerà a giorni Cozzani in Cina dove si tratterrà dall'8 al 16 dicembre, la chiave del successo di questo progetto è andare oltre la semplice esposizione d'arte. “È fondamentale ideare un progetto che rappresenti l'identità di una popolazione e la bellezza del territorio, ma che contempli anche la modernità del luogo che ospita la mostra”, ha affermato. In questo contesto, la Cina emerge come simbolo di una sintesi tra modernità e tradizione millenaria, che Asti esprime anche attraverso l'integrazione di liriche cinesi antiche, risalenti tra il 1753 a.C. e il 1278 d.C.

Il progetto è promosso dall'associazione culturale Startè, fondata dallo stesso Asti, con la collaborazione dell'imprenditore Mattia Pinza e di Charlotte Luo, manager per la Cina dell'associazione.

Con la sua ricerca artistica, Carlo Alberto Cozzani esplora il rapporto tra tradizione e modernità, dando nuova vita al paesaggio attraverso la tecnica della pittura su fotografie. Le sue opere, che mescolano il digitale e il tradizionale, rielaborano paesaggi naturali e urbani, catturando l’evoluzione del territorio, dalle antiche mura ai moderni ponti e grattacieli. Ogni dipinto diventa un atto di riflessione sul nostro presente e sulla continua trasformazione del mondo. Cozzani guarda alla Cina, e in particolare a Zhuhai e al Golfo delle Perle, come a un luogo dove il passato e il presente si intrecciano. Le sue opere, che onorano la bellezza di questo territorio, si arricchiscono anche con antiche poesie cinesi, dal Libro delle Odi (1753-600 a.C.) alla dinastia Tang (618-905 d.C.), simbolo di un “oro” culturale che unisce il patrimonio umano a una visione più ampia del futuro. L'esposizione non si limita ai paesaggi naturali e urbani, ma si estende anche alla rappresentazione delle persone, dai giovani agli anziani, immortalati in momenti di vita quotidiana. La sua arte diventa così un linguaggio universale, che esprime e svela la condizione umana. Cozzani trasforma la sua arte in un ponte che unisce il passato con il futuro, creando un dialogo tra la storia millenaria della Cina e la modernità che caratterizza Zhuhai, una città in continuo cambiamento.

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