Cross Fit, la genovese Elisa Fuliano 7^ al Wodapalooza di Miami: è una delle gare più importanti al mondo

di Edoardo Cozza

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La 26enne era stata la prima italiana a partecipare ai "Games", le Olimpiadi della disciplina, lo scorso agosto: ora continua la scalata ai vertici mondiali

Elisa Fuliano, la 26enne genovese atleta di Cross Fit, continua a scalare i vertici mondiali della disciplina: dopo essere stata, nello scorso agosto, la prima italiana a partecipare ai "Games", una sorta di Olimpiadi di questo sport, la Fuliano si è classificata 7^ al Wodapalooza di Miami, una delle tre gare più importanti a livello globale dopo i "Games" insieme a quelle che si tengono in Texas e a Dubai.

"Già essere iscritta è un successo - spiega Elisa a Telenord - e quest'anno ero invitata perché avevo partecipato ai 'Games', quindi non sono dovuta passare per le qualificazioni. Vi assicuro che il livello era altissimo". In Florida, la 26enne genovese, che si allena con al Cross Fit Altessano a Torino, ha potuto sperimentare un nuovo format di gara: "Le prove individuali si sono tenute giovedì e venerdì, quelle di squadra (dove ha partecipato con un'altra atleta italiana e una spagnola, ndr) il sabato e la domenica: questo ha permesso di prendere parte a entrambe le competizioni". 

L'obiettivo principale della Fuliano, comunque, era la gara individuale: "L'obiettivo alla vigilia era entrare tra le prime dieci e pensavo fosse molto ottimistico. Però più andavano avanti le prove, più mi rendevo conto che potevo realizzarlo: nei work-out (le prove, ndr) arrivavo sempre sul podio o proprio a ridosso e ho chiuso la prima giornata al quarto posto, quindi ho iniziato a pensare che potesse essere fattibile restare nella top-5. Alla fase finale, infatti, mi sono qualificata proprio da quinta nella classifica generale, nonostante alcune prove che non mi sono così congeniali. Nell'ultimo atto, diviso in due parti, ho raggiunto un quinto posto e, purtroppo, un diciannovesimo: in totale alla fine sono arrivata 7^. Forse a quel punto speravo qualcosa in più, ma visto il parterre delle partecipanti è un risultato di valore eccelso". 

Nel weekend, poi, ecco la prova a squadre: "L'ho fatta soprattutto per divertirmi, ma è stato utile per testarmi sul ritmo di gara in quattro giorni, quello che c'è da tenere ai 'Games'". 

Elisa conclude ringraziando il suo coach Matteo Agnello ("Mi è stato molto vicino, mi ha aiutato moltissimo: era sempre lì, al termine di ogni prova, ad aspettarmi per darmi supporto e consigli") e raccontando un po' dell'atmosfera: "La location era strepitosa: forse anche meglio dei 'Games' per organizzazione, prove e panorama. E poi è quasi un festival del Cross Fit e la gente riesce a divertirsi molto". 

 

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