Crisi Moody, Pinna pronto a subentrare ma servono certezze sui locali: lavoratori in bilico
di Matteo Cantile
Sindacati in allarme: chiesto un tavolo istituzionale per salvaguardare occupazione e rilanciare il ristorante storico
La trattativa per il futuro del Moody, storico bar ristorante di Genova, è in una pericolosa fase di stallo. Da un lato la società Romeo e Giulietta, che gestiva l'attività fino all'incendio dell’11 settembre, ha ribadito la sua intenzione di recedere dal contratto di locazione, confermando i trasferimenti dei dipendenti in altre sedi del gruppo, principalmente in Veneto e Sardegna. La proroga dei trasferimenti scadrà il 31 gennaio, ma il futuro della struttura rimane incerto.
Decisione aziendale - La società, in una nota, ha definito la decisione "sofferta", spiegando che il recesso dal contratto di locazione è stato determinato da fattori imprenditoriali e oggettivi, tra cui le condizioni legate alla proprietà dell’immobile, attualmente in gestione giudiziaria dopo il fallimento della società Azzurra. La vicenda si è aggravata a seguito dell'incendio, che ha reso i locali inagibili e ha aperto un contenzioso con i proprietari dell’immobile.
Il tribunale - Domani è prevista l'udienza che deve determinare l'eventuale confisca dell'immobile all'attuale proprietario, il Gruppo Fogliani (a sua volta coinvolto in un crack societario): si tratta di un passaggio fondamentale perché per garantire un futuro al locale è necessario che chi voglia subentrare (e un imprendore c'è, si tratta di Valter Pinna) possa disporre della sede in cui esercitare l'attività. Domani il tribunale puà decidere di confiscare l'immobile a Fogliani oppure restituirglielo: nel primo caso il commissario nominato dal tribunale potrebbe sottoscrivere un contratto di locazione con Pinna, nel secondo lo stesso imprenditore potrebbe negoziare la locazione con il gruppo Fogliani, operazione che viene definita "non semplice" (anche perché non sono chiare le intenzioni del proprietario).
Il gruppo Pinna - L'imprenditore Valter Pinna si è detto disponibile a subentrare e salvare il posto di lavoro a tutti gli addetti attualmente in forza al Moody, a patto di poter disporre dei locali: la giornata di domani sarà dunque decisiva per capire che direzione potrà prendere il futuro di questi lavoratori. Di sicuro c'è il nodo dei tempi: "Se domani il tribunale dovesse decidere di sequestrare i locali e incaricare il commissario di sottoscrivere un accordo con il nostro gruppo - spiega a Telenord il legale di Pinna, l'avvocato Angelo Paone - dovrà comunque intercorrere un certo tempo prima che le carte vengano sistemate, di conguenza è probabile che ci sia un periodo nel quale i lavoratori resteranno senza contratto". Molto più difficile sarebbe lo scenario B, quello in cui il tribunale restituisce i fondi al gruppo Fogliani: "In questo caso - dice Paone - noi dovremmo discutere la cosa con Fogliani e non possiamo essere sicuri che abbia intenzione di affittarci il locale".
Intervento dei sindacati - Le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno espresso comunque forte preoccupazione per la situazione, chiedendo l'apertura di un tavolo istituzionale con Regione Liguria e Comune di Genova. "Ancora una volta il prezzo di questa crisi ricade sui lavoratori", denunciano i rappresentanti Maurizio Fiore, Silvia Michela Avanzino e Cristina D’Ambrosio.
Richieste e appelli - I sindacati hanno sottolineato la necessità di verificare se esistano ancora possibilità di coinvolgere imprenditori interessati a rilevare l'attività. "Serve un coordinamento per individuare soluzioni che garantiscano il rilancio del Moody e il futuro occupazionale dei lavoratori", hanno dichiarato.
L'assessore Mascia - Contattato da Telenord, l'assessore al Lavoro del comune di Genova Mario Mascia, ha spiegato di non voler entrare nel merito delle decisioni prese dalla società Romeo e Giulietta, né tantomeno di quelle che potranno essere assunte dall'Autoritá Giudiziaria. "Il Comune continuerà a fare la sua parte per tutelare la continuità occupazionale, con l'auspicio che comunque la situazione si sblocchi al più presto sotto ogni profilo", ha dichiarato l'assessore.
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