Covid: stretta su movida, spettacoli e calcetto nel nuovo Dpcm

di Redazione

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Ma il virus si diffone in famiglia: chiusura locali alle 24 e dalle 21 alcolici vietati all’aperto. Si va verso estensione dello smart working

Covid: stretta su movida, spettacoli e calcetto nel nuovo Dpcm

Il Covid avanza e l'Italia di barrica per difendersi. Obiettivo: evitare un secondo lock down. Stop alla movida dopo le 21, a feste private anche nelle case, a cerimonie e banchetti con più di 20 persone, bar e ristoranti chiusi dopo mezzanotte e niente calcetto tra amici. 
Le nuove misure potrebbero scattare domani quando sarà varato il Dpcm. L'ultima parola sarà detta dopo il confronto di oggi di Speranza con gli scienziati del Cts 


Contagi fra le mure domestiche

Al vertice a palazzo Chigi con Giuseppe Conte, i ministri e i capidelegazione di maggioranza, il ministro Roberto Speranza sfodera subito una cartellina zeppa di dati. Il più allarmante svela che il 75% dei contagi avviene in ambito familiare. E così smonta le resistenze e le bocche storte sul colpo di maglio alle feste private. Nelle cartelle con le proposte di nuove misure urgenti, Speranza inserisce anche un ampliamento dello smart working al 70-75%. E rispetto a quanto esce alla fine del vertice, fosse per lui chiuderebbe i locali un’ora prima, alle 23. Nel suo progetto infila anche la limitazione a un massimo di 30 persone ai banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni, cresime. Ma va ancora chiarito bene se sarà permessa ad esempio una tavolata di 20 persone in un ristorante che ne può ospitare magari 200 in tanti tavoli distanziati, in base alle normative anti-covid. Poi c’è il divieto assoluto di feste private, che si tradurrebbe anche in un limite massimo di 6 persone per una cena in ogni abitazione. 

Stop allo sport da contatto

Il divieto di sport da contatto significa invece stop a calcetto, basket e tutti gli altri sport ravvicinati, ma a livello amatoriale perchè bloccare i professionisti significa fermare interi comparti produttivi.

C’è poi una eventuale riduzione da 1000 a 500 persone per gli spettacoli all’aperto e da 200 a 100 per quelli al chiuso, ma su questo ci sono resistenze.