Covid, il report dell'Iss: la Liguria tra le tre regioni a rischio alto
di Redazione
La nostra regione classificata alla pari di Lazio e Veneto, difficile prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo delle feste natalizie
Tre Regioni (Lazio, Liguria e Veneto) sono classificate a rischio alto. Tredici Regioni/PA sono classificate a rischio moderato, di cui 2 (Marche e PA Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità. Cinque Regioni sono classificate a rischio basso. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Si continua ad osservare una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (38.276 vs 49.967 la settimana precedente), con la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti stabile al 24,6%. Si osserva, invece, un lieve aumento nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (34,7% vs 32,3% la settimana precedente). Lo evidenzia la bozza di monitoraggio Iss-ministero della salute.
Sebbene si osservi una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni, il valore è "ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questo approccio ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni". Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
“E’ complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilita’ e l’interazione interpersonale tipica della socialita’ di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARS-CoV-2. Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione e’ ancora molto elevato. Si invita la popolazione a limitare, anche durante il periodo festivo, le interazioni con persone non conviventi a quelle strettamente necessarie escludendo in particolare episodi di convivialità in ambienti aperti e chiusi. Si incoraggia la popolazione ad evitare situazioni in cui non sia possibile rispettare le misure di distanziamento previste e di adottare con rigore l’utilizzo appropriato delle mascherine e l’igiene delle mani“, conclude il rapporto,
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