Confservizi: Necessari nuovi fondi per settore idrico e trasporto pubblico nella Legge di Bilancio

di Carlotta Nicoletti

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Confservizi accoglie con favore la Finanziaria, ma chiede fondi aggiuntivi per infrastrutture idriche e trasporto pubblico locale, oltre a riforme nei fondi di solidarietà

Confservizi: Necessari nuovi fondi per settore idrico e trasporto pubblico nella Legge di Bilancio


In occasione dell’incontro con il Governo, Confservizi ha espresso un giudizio positivo sulla Finanziaria, sottolineando tuttavia l’urgenza di fondi aggiuntivi per il settore idrico e il trasporto pubblico locale (TPL) e di una revisione dei fondi di solidarietà per garantire maggiore stabilità alle utilities, come riporta Fepress. 

Infrastrutture idriche – Secondo il presidente di Confservizi, Francesco Macrì, la nuova legge di bilancio richiede un impegno concreto per affrontare la resilienza idrica e migliorare la sicurezza delle infrastrutture. Confservizi propone un investimento annuo di almeno un miliardo di euro per rafforzare il settore e accelerare l’attuazione del Piano nazionale di adattamento climatico. “È necessario rimuovere gli ostacoli che rallentano i progetti del PNRR”, ha sottolineato Macrì.

Trasporto pubblico locale – Per Confservizi, è cruciale aumentare il Fondo nazionale per il TPL di almeno 800 milioni di euro, con un adeguamento automatico all’inflazione. Tale incremento, afferma Macrì, è fondamentale per sostenere l’equilibrio economico delle aziende del trasporto pubblico e mantenere i livelli di servizio, considerando anche i recenti aumenti salariali derivanti dal rinnovo del CCNL di settore. La revisione periodica delle tariffe, inoltre, è indicata come necessaria per mantenere la sostenibilità economica dei servizi.

Fondi di solidarietà – Macrì ha posto l’accento sulla necessità di riformare i fondi di solidarietà per sostenere il prepensionamento e la riqualificazione del personale, specialmente nei settori del TPL e dei servizi ambientali. Attualmente, i fondi esistenti risultano insufficienti per rispondere ai bisogni di chi lavora in questi ambiti. Confservizi chiede quindi una modifica normativa che permetta maggiore flessibilità, con la possibilità di gestire i fondi al di fuori dell’INPS.