Centro storico, folle vendetta con l'acido: "Così mi ha ustionato il viso"

di Michele Varì

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Parla uno dei tre feriti: "Quel pazzo ha svuotato il flacone sul suo rivale, poi i lanci contro di noi"

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/05/100519-ACIDO-vari-01_45.mp4 "Quel pazzo si è accanito sul connazionale caduto a terra versandogli sul viso l'intero flacone di acido, credo l'abbia sfregiato, poi sono scappati tutti e due". E' la drammatica testimonianza di 'Giò', 47 anni, uno dei tre genovesi ustionati giovedì sera nel centro storico di Genova dal lancio di acido di un marocchino di circa vent'anni ora ricercato dai carabinieri. 'Giò' non vuole parlare davanti ad un microfono e chiede che non venga reso noto il suo nome, "ho paura, io ci vivo nei vicoli" spiega con voce bassa. L'uomo, laureato ma disoccupato, è avvilito ed infuriato per quando accaduto: sul viso e sulla fronte ha decine di ustioni, come macchie grige, ferite che forse lo segneranno per il resto della sua vita. Nel reparto grandi ustionati dell'ospedale di Sampierdarena gli hanno prescritto di applicare una speciale crema e di non esporsi al sole. "Ma non hanno saputo dirmi se queste macchie andranno via – ammette con un filo di voce – l'unica cosa che desidero ora è che ma quel pazzo venga preso". CACCIA AD 'AOUITA', PUSHER CLANDESTINO "Quel pazzo", l'autore del raid con l'acido, come trapela dal tam tam degli spacciatori dei vicoli, è un ventenne alto neanche 1,70 e pelato, un pusher marocchino conosciuto con il soprannome di “Aouita”, perchè somiglia all'ex campione di atletica marocchino Said Aouita. Il connazionale aggredito rimasto ustionato, ma che non si è mai presentato in ospedale, è invece è un cinquantenne con precedenti per piccole truffe, ma lontano dal giro dello spaccio. L'aggressione, avvenuta alle 20.30, aveva avuto un prologo quattro ore prima, a pochi metri di distanza, in via Canneto il Lungo, davanti ad un fruttivendolo, un parrucchiere e un macelleria gestiti di marocchini, che risultano estranei ai fatti. Nelle mani di “Aouita” all'improvviso epperò comparso anche un grosso coltello, forse un machete. PRIMA LITE NEL POMERIGGIO A fare perdere la testa al ventenne spacciatore il fatto di avere visto confabulare i due connazionali credendo che lo stessero prendendo in giro. Si è avvicinato e a muso duro ha chiesto spiegazioni. I due gli hanno spiegato che non parlavano di lui. Ma “Aouita”non si è calmato rompendo una bottiglia per colpire quello che considerava il suo nemico principale. A calmarlo ed indurlo ad andare via sono stati altri connazionali. Il ventenne è andato via, ma solo per andare ad armarsi. Aveva già in mente cosa fare: si è recato nella vicina ferramenta 'Morchio' di piazza Banchi e ha acquistato il flacone di sgorgante per lavandini, acido altamente corrosivo se viene al contatto con la pelle. Una confezione economica dal costo di neanche due ero. Poi è tornato in via Canneto, per farsi giustizia. Nel frattempo però il suo”rivale” era andato via, e anche lui sembrava avere rinunciato a farsi giustizia. Ma non era così: in realtà è rimasto in zona tutto il pomeriggio in attesa di rincontrare il cinquantenne da cui si sentiva offeso. LA VENDETTA L'ha rivisto alle 20.30 in vico Caprettari, la stradina che da Canneto sfocia verso via Turati. E l'ha aggredito: quando il cinquantenne si è accorto che “Aouita” aveva il flacone di acido nelle mani è fuggito, scappato verso Canneto. Ma è inciampato ed è caduto proprio all'incrocio fra Canneto il Curto e il Lungo, un angolo sorvegliato da una una telecamera della polizia che dovrebbe avere ripreso tutto. Lì ha completato la sua assurda vendetta gettando, sino quasi a svuotarlo, il flacone di acido sul rivale provocandogli di certo gravissime ustioni al viso e nel resto del corpo. Inutile il disperato tentativo dela vittima di coprirsi, di proteggersi con il cappuccio del piumino. L'aggressione si è conclusa quando “Giò”, uno degli avventori della vicina cantina di “Paul” che stavano bevendo un bicchiere di rosso e fumando una sigaretta sull'uscio del locale, si è avvicinato d'istinto come per verificare cosa stesse accadendo: "E' stato a quel punto che quel folle ci ha lanciato contro l'acido e ci ha colpito, io credo lo abbia fatto apposta per evitare che ci avvicinassimo". Schizzi di acido hanno colpito “Giò”, ma anche un cinquantenne abitante a Borogoratti, colpito per fortuna solo alla fronte, e Calogero, 75 anni, un pensionato, anch'egli ustionato al viso, ma in maniera meno grave. I tre sono stati soccorsi dai medici del 118 e trasferiti al pronto soccorso del Galliera dove poi in serata sono stati dimessi con 10 giorni di prognosi. Nessuna traccia invece del marocchino a cui “Ouita” ha versato buona parte del flacone di acido: l'uomo probabilmente ha riportato ustioni estese e gravi e ha bisogno di cure urgenti. Ma non si è mai presentato in un pronto soccorso ed sino ad ora, come il suo agressore, risulta sparito nel nulla. Michele Varì