Caso Toti, Scajola: "Potrei candidarmi in Liguria, ma non lo farò"

di Redazione

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"Ho visto peggio, subendo processi mediatici e recuperando dopo anni il consenso che ho oggi. Se Toti avrà una rivincita? Forse, ma non sono un vate"

Caso Toti, Scajola: "Potrei candidarmi in Liguria, ma non lo farò"

"Io posso parlarne perché ho visto di peggio, subendo processi mediatici e recuperando dopo anni il consenso che ho oggi. Se Toti avrà una rivincita come me? Forse sì, ma non sono un vate". Così l'ex ministro Claudio Scajola, sindaco di Imperia. "Il dato - dice a Repubblica - è che al momento Toti può ancora essere rimesso nelle condizioni di riprendere le sue funzioni, e nel caso almeno teoricamente si andrebbe a votare persino tra due anni. La realtà, avendo conosciuto i tempi della giustizia sulla pelle, è complicata".

Alla domanda se le hanno chiesto di candidarsi, risponde: "Me la sentirei sicuramente, ma non lo farò. Posso dare una mano, ma ho fatto una promessa ai miei cittadini. Meloni non penso perderà un voto, anche se ci sono partiti che speculano gli elettori sono più intelligenti di chi li rappresenta. In Liguria, sarà l'occasione di andare al voto con una proposta e un fronte più ampi del solo centrodestra".

Alla domanda se cambi qualcosa lo slittamento dell'interrogatorio di Toti, Scajola risponde: "Finché non sappiamo cosa dirà ai magistrati, non possiamo dirlo. Dopo l'interrogatorio, con cui credo chiarirà ogni cosa, io distinguerei la sua posizione da altre, ipotizzo farà richiesta di scarcerazione per tornare alle sue funzioni di presidente. Allora si affronterà tutto il resto". Dimissioni? "Per come conosco Toti, penso capirà la necessità di far tornare al più presto alla normalità la Regione, a prescindere da come. Ma rimane la barbarie del processo a puntate di queste ore, ogni giorno un dettaglio nuovo dell'inchiesta in tv".