Caso Toti, Salvini: "Spero non ci sia nostalgia del 'tintinnar di manette'"

di Redazione

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"Mi leggerò il dispositivo ma mi sembra un pessimo segnale"

Caso Toti, Salvini: "Spero non ci sia nostalgia del 'tintinnar di manette'"

Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, interviene sul caso Toti. "Io mi fido dei sindaci italiani di qualunque colore politico - sottolinea il vicepremier - mi fido degli imprenditori, mi fido degli ingegneri. Lavorare per allargare il porto di Genova, far arrivare più navi e far lavorare più gente, è un dovere. Io sarò a Genova lunedì per parlare alla città e agli imprenditori, garantendo che tutti i cantieri vanno avanti. Arrestare qualcuno prima di un processo e di una condanna, non è civile, se non c'è pericolo di fuga, di reiterazione del reato, di inquinamento delle prove".

"A Toti - sottolinea Salvini - lo stavano intercettando da anni, a fuggire non fuggiva, a reiterare non reiterava, a inquinare non inquinava. Mi leggerò il dispositivo ma mi sembra un pessimo segnale. Io auguro buon lavoro agli ottomila sindaci italiani, ai governatori di ogni colore politico perché non devono aver paura".