Caso Toti, il presidente lascia. Stamattina è attesa la lettera di dimissioni in regione

di Carlotta Nicoletti

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Inchiesta alle battute finali. In contemporanea farà partire la richiesta di revoca della misura cautelare alla Gip

Caso Toti, il presidente lascia. Stamattina è attesa la lettera di dimissioni in regione

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si dimetterà nelle prossime ore. Dopo ottanta giorni ai domiciliari per l’inchiesta in cui è accusato di corruzione, falso e abuso d’ufficio lascerà l'incarico di governatore con una lettera formale. E contemporaneamente farà partire la richiesta di revoca della misura cautelare al gip Paola Faggioni che aveva disposto nei suoi confronti la custodia attenuata nella villa di Ameglia. Le misure sono due: c’è anche quella per finanziamento illecito.

La scelta delle dimissioni arriva  mentre l’inchiesta è alle battute finali. E su Toti grava lo spettro del giudizio immediato custodiale. I pm Luca Monteverde e Federico Manotti potranno disporlo a partire da martedì 30 luglio, ovvero quando scadranno i termini per il ricorso al tribunale del riesame contro la nuova misura di custodia ai domiciliari. Per Toti il giudizio immediato significherebbe finire subito a processo, senza passare dal gip. E soprattutto restando agli arresti ad Ameglia. Con le dimissioni invece l’istanza per la revoca dei domiciliari non avrebbe motivo per non essere accolta, dal momento che senza la carica decade il rischio di reiterazione del reato. Con il ritorno in libertà in ogni caso Toti potrebbe lo stesso ricevere l’avviso di conclusione indagini, premessa della richiesta di rinvio a giudizio. Formalizzare le dimissioni consentirà invece a Toti di chiedere subito la revoca degli arresti domiciliari. E se Toti venisse rimesso in libertà nei prossimi giorni, potrebbe depotenziare l'eventuale richiesta di giudizio immediato della Procura.