Caso Toti, presidente vede Giampedrone e avvisa la maggioranza: "Se cambia la linea politica potrei lasciare"

di Filippo Serio

L'assessore: "Sul rigassificatore ogni marcia indietro della Regione sembrerebbe un cambio di rotta rispetto alla linea di presidenza e Commissario"

La giunta deve "proseguire con la propria attività e in particolare con gli impegni presi ad ogni livello, senza incertezze sulla linea politica sancita dal patto di governo con gli elettori, che non deve subire contraccolpi dal complesso momento legato all'inchiesta". E' quanto ha detto il presidente Giovanni Toti nel corso dell'incontro, autorizzato dal giudice, con l'assessore regionale Giacomo Giampedrone.

"Quello che per il presidente Toti può essere determinante è la valutazione sulla linea politica tenuta dalla giunta. Toti chiede alla maggioranza di tenere la linea politica che tutti insieme abbiamo portato avanti. Se questo dovesse invece cambiare lui potrebbe anche valutare un cambiamento rispetto alla linea che sta tenendo"

"Il presidente Toti continua a pensare al peso della poltrona e al fatto che le dimissioni avrebbero potuto consentirgli una azione più facile. Sarebbe stato libero, avrebbe potuto parlare. Ma ritiene che la poltrona non è nella sua disponibilità perchè quella poltrona è degli elettori per cui questo peso continua a tenerlo" ha aggiunto Giampedrone. "Venerdì comunque incontrerà il ministro Salvini e farà ulteriori riflessioni sulla sua posizione".

Nei giorni scorsi il presidente ad interim Piana ha annunciato che la posizione della Regione sul Rigassificatore può cambiare per sostenere le valutazioni del territorio savonese, che è contrario all'opera. Toti, anche come Commissario, si era invece sempre speso per portare avanti il progetto. "Sul rigassificatore - ha detto Giampedrone - ogni marcia indietro della Regione, che peraltro non è possibile, è interpretabile come un cambio di rotta rispetto alla linea della presidenza e del Commissario. Toti chiede a tutti la massima attenzione su un piano nazionale che è del governo. E' legittima l'attenzione per il territorio e tutto quanto il vicepresidente Piana sta facendo, ma non come cambio di rotta rispetto a quanto fatto fino al 7 maggio".

Durante l'incontro, Toti ha confidato all'assessore Giampedrone che la pronuncia del tribunale del Riesame "lo ha lasciato amareggiato".

Il governatore è "al lavoro sulle carte dell'inchiesta - spiega invece in una nota il legale Stefano Savi - e nelle prossime ore presenteremo ricorso in Cassazione".

L'amarezza, ha detto Toti all'assessore, arriva soprattutto "per le considerazioni contenute, che non corrispondono né alla nostra storia personale, né al nostro agire. L'assunto che rileva una possibilità di reiterazione del reato, per mancata comprensione dello stesso è francamente difficile da condividere perché sarebbe il primo caso di pubblica autodenuncia di reitera da parte di un soggetto indagato. Tutti i fatti contestati infatti riguardano atti pubblici, regolari, alla luce del sole, anzi pubblicizzati dallo stesso autore".

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, tramite il suo legale Stefano Savi, ha chiesto al giudice di potere incontrare Maurizio Lupi e Giuseppe Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati. Toti li aveva già incontrati nelle scorse settimane nella tornata di confronti autorizzati dal gip.