Caso Toti, Costa (Azione) contro il procuratore Pinto: "Parla di 'giustizia di classe' e definisce 'stupidaggine' la mia proposta, intollerabile"

di Redazione

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"Utilizza un procedimento penale a sue mani in fase di trattazione per scaraventarlo contro un atto di indirizzo approvato dal Parlamento"

Caso Toti, Costa (Azione) contro il procuratore Pinto: "Parla di 'giustizia di classe' e definisce 'stupidaggine' la mia proposta, intollerabile"

"Oggi su 'Il Fatto quotidiano' il Procuratore aggiunto di Genova spara a zero sulla mia proposta di limitare gli abusi della custodia cautelare. Usa termini molto offensivi, giudicando "stupidaggine" il mio ragionamento. A parti invertite, il Csm aprirebbe una "pratica a tutela"". Così il deputato di Azione Enrico Costa commenta su X l'intervista di oggi su 'Il Fatto quotidiano' del Procuratore aggiunto di Genova Francesco Pinto nella quale il magistrato boccia senza appello l'ordine del giorno presentato da Costa al decreto carceri e approvato dall'Aula della Camera.

Pinto, infatti, parla di "giustizia di classe", cita i maiali della 'Fattoria degli animali' di George Orwell e definisce una "stupidaggine" ritenere, come fa Costa nel suo odg, che per un incensurato non ci sia il pericolo di reiterazione del reato e pertanto, nel caso in cui abbia commesso reati non gravissimi, non dovrebbe scattare la custodia cautelare in carcere. E a sostegno della sua bocciatura dell'odg del deputato di Azione, Pinto cita il caso di Gregorio Fogliani, ex patron del colosso dei buoni pasto 'Qui! Group'. Si tratta di "una persona formalmente incensurata - spiega - ma ha ridotto sul lastrico un intero gruppo e rovinato decine di commercianti: un danno alla collettività diecimila volte superiore a quello che può arrecare uno spacciatore seriale pluripregiudicato". E ancora: "Anche Calisto Tanzi, il responsabile del crac Parmalat, era incensurato". "Se invece si ritiene che la presunzione di innocenza formale prevalga sempre - osserva ancora il Procuratore - allora sarebbe più coerente abolire del tutto la custodia cautelare per rischio di reiterazione del reato, con tanti saluti alla pericolosità sociale".

"Mi chiedo - commenta ancora il deputato di Azione Costa - se sia opportuno utilizzare in un'intervista a un quotidiano un procedimento penale a sue mani in fase di trattazione per scaraventarlo contro un atto di indirizzo approvato dal Parlamento".