Caso Toti, Conte: "Orlando in Liguria? Il candidato sarà l'ultima cosa"

di Redazione

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Il leader M5S: "Governatore dai domiciliari mi sembra fuor d'opera"

Caso Toti, Conte: "Orlando in Liguria? Il candidato sarà l'ultima cosa"

"Si figuri se mi metto a parlare del candidato prossimo nella Regione Liguria, a me interessano i temi, i progetti, cercare di capire il perimetro per costruire un progetto politico serio e per quanto riguarda, ovviamente, compagni persone, forze politiche affidabili, questa è la cosa più importante. L'ultima cosa sarà il candidato". Lo ha detto a Pesaro il presidente del M5s Giuseppe Conte ai giornalisti che chiedevano se potrebbe appoggiare una candidatura del dem Andrea Orlando.

"Innanzitutto - ha precisato - adesso il primo tema è auspicare che Toti ne tragga subito le conseguenze: pensare di fare il governatore dagli arresti domiciliari, mi sembra fuor d'opera. Con tutto il rispetto delle sue ragioni e dei suoi diritti che potrà far valere in sede processuale - ha proseguito Conte - in questo momento dobbiamo prendere altro che quello che sta emergendo è un sistema, è un modo di far politica in cui addirittura si rischia di non rendersi conto di quello che è il confine del lecito e dell'illecito".

"Ci si abitua a negoziare con gli imprenditori quelli che sono gli interessi pubblici interessi che vengono mischiati contaminati con quelli privati. - ha detto ancora Conte - A quel punto lì si crea un sistema in cui, voglio dire, più che i singoli episodi è il sistema che preoccupano della vicenda ligure".

"In questo momento, al di là dell'attualità, noi ci batteremo sempre per rafforzare i presidi anti-corruzione, questo è un problema nazionale abbastanza evidente". "Ormai, l'ha detto anche l'Anac nella relazione annuale: - ha ricordato - un Comune su quattro sopra i 15mila abitanti è coinvolto in casi di corruzione. Per questo abbiamo lanciato questo problema da tempo".