Bucci, l'addio alla Sala Rossa e la lettera ai genovesi: "Grato per il vostro affetto"

di Sagal

L'ex sindaco rivolge parole dolci ai cittadini del capoluogo, dopo il voto che ha sancito la sua decadenza

Una lettera per dire arrivederci, per smettere i panni del sindaco - dopo sette, lunghi anni - e indossare quelli di Presidente della Regione Liguria. Con questa formula, Marco Bucci ha indirizzato parole di affetto alla cittadinanza della Superba, come ama chiamare la città che ha amministrato dal 2017 fino al pomeriggio di lunedì 9 dicembre 2024.

Con il doppio voto odierno del Consiglio Comunale, Bucci è ufficialmente decaduto dalla carica di sindaco e lo ha fatto con effetto immediato. Poche sue parole a seguire l'esito della votazione, per poi lasciare l'aula e sedersi accanto allo spazio riservato alla stampa.

Di seguito il testo

"Cari genovesi,

oggi è un giorno molto particolare per me. Finiscono quasi otto anni meravigliosi della mia vita dai quali ho ricevuto una grande soddisfazione. Quella di poter restituire, da sindaco, qualcosa del tantissimo che la città mi ha sempre dato.

È un impegno che ho svolto ogni giorno con lo spirito di chi ha il dovere di dare il massimo per migliorare Genova, di renderla nuovamente la “Superba” che è sempre stata. Dalla vita ho avuto tantissimo: una famiglia unita, una storia professionale significativa, una passione sana per sport, aria aperta e mare. Per me, fare il sindaco della città in cui sono nato è stato il coronamento di questo percorso importante, perché ho avuto la possibilità di mettere a disposizione di tutti le competenze che ho accumulato in tanti anni anche all’estero.

E’ con il medesimo spirito che ho accettato di rinunciare agli altri anni di mandato e di interrompere il servizio: un sacrificio che ho fatto convinto da tre argomenti importanti.

Il primo è che mi hanno detto che c’era bisogno di me in un altro ruolo di significativa importanza in un momento decisivo in cui non si sarebbe potuto rischiare di tornare indietro. Il mio impegno avrebbe potuto garantire quel cammino in avanti, senza tornare indietro, verso un futuro importante per la mia Liguria. Da civil servant quale mi considero, non ho potuto dire no.

In secondo luogo, la consapevolezza che avrei lasciato la mia città in buone mani, ad una squadra con cui ho lavorato per quasi otto anni e con la quale abbiamo fatto tante cose di valore. Soprattutto una squadra in grado di proseguire e raggiungere tutti gli obiettivi del mandato.

Infine, c’è la convinzione di poter svolgere l’incarico di presidente della Regione come sindaco dei liguri. Quindi di continuare ad occuparmi, in fondo, anche un po’ della città di Genova. Sono certo di poter dare ancora tanto di me stesso alla mia città. Per questo oggi non vi rivolgo un vero e proprio saluto. Voglio invece esprimervi tutta la mia gratitudine per l’affetto e la forza che mi avete dato in questi anni e che continuerete a darmi.

Il risultato migliore del nostro lavoro è aver ridato ai genovesi la consapevolezza che si può crescere e che il futuro è nelle nostre mani.

In questo momento di svolta, voglio solo confermarvi che, insieme, continueremo a lavorare per una Genova e una Liguria sempre più meravigliose.

Marco Bucci"

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