Bruzzone (Lega) a Telenord: "Alle Europee per cambiare l'Unione delle regole sbagliate, dall'elettrico alla farina di grilli alla peste suina"

di Redazione

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"Questa Europa vuole che ci inchiniamo di fronte alle batterie cinesi, ai mezzi elettrici cinesi, quando i primi inquinatori sono proprio i cinesi"

Bruzzone (Lega) a Telenord: "Alle Europee per cambiare l'Unione delle regole sbagliate, dall'elettrico alla farina di grilli alla peste suina"

Ospite del nostro direttore Giampiero Timossi per un Primo Piano, il parlamentare della Lega Francesco Bruzzone ha confermato a Telenord la candidatura alle Europee: "Dopo Bossi il più anziano di militanza sono io, mi candido perché ho sempre risposto presente, tanto più in un momento particolare come questo per l'Italia e per l'Europa".

Bruzzone affronta in modo pittoresco il tema dei vincoli comunitari: "La carne sintetica e la farina di grilli se la mangino a Bruxelles... La Lega è sola a contestare questa Europa, che vuole ci inchiniamo di fronte alle batterie cinesi, ai mezzi elettrici cinesi, quando i primi inquinatori sono proprio i cinesi che ci hanno mandato perfino le barrette "vegane" che contenevano carne di maiale infetta da peste suina".

Il parlamentare leghista ricorda quando, da presidente del consiglio regionale, aveva commemorato Gilberto Govi parlando per oltre mezz'ora in genovese, e vede continuità tra la Lega delle origini e quella guidata da Salvini: "Elementi di partenza sono spontaneità e territorialità, è cambiato solo il messaggio, ora l'anelito all'autonomia è rivolto a tutto il Paese. Per quanto riguarda le perplessità sull'autonomia, mi lascia stupito che le critiche arrivino dal Pd dove Bonaccini l'ha chiesta, dal Pd che promosse la riforma del Titolo V della Costituzione".

"La Lega - prosegue - è sempre radicata al Nord, ma se populismo vuol dire cercare di capire cosa vuole la gente, ben venga". E se necessario mettersi contro il governo: "Sul tema dei palamiti chiederò conto al ministro Lollobrigida, non si incrinano la storia e le passioni come la pesca, tanto più che quella professionistica è messa in ginocchio dall'Europa 'green'".

Cacciatore di lungo corso, Bruzzone è attento al tema della peste suina: "L'Europa ci ha fatto fare errori, usare le recinzioni e interdire la caccia per un anno è uno sbaglio. Per non parlare di quel che sta succedendo, con oltre 400 cinghiali abbattuti in zona restrizione 2, tutti sani, portati all'inceneritore: un insulto all'etica venatoria".