Autostrade torna pubblica: finalizzata l'acquisizione da parte di Cdp e due fondi
di Edoardo Cozza
L'88,06% di Aspi passa da Atlantia a una holding a maggioranza pubblica, supportata da Blackston e Macquarie

Poco meno di due mesi fa era arrivato l'ok della Corte dei Conti, ora c'è il definitivo passaggio di mano: l'88,06% di Aspi (Autostrade per l'Italia) non è più di Atlantia, ma di Holding Reti Autostradali S.p.A. (HRA), veicolo di investimento costituito in Italia e partecipato da Cassa depositi e prestiti, tramite Cdp Equity (51%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e dai fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%).
Dopo 23 anni, dunque, la rete autostradale torna nelle mani dello Stato con i suoi oltre 3mila chilometri di autostrade in Italia, con concessioni a lungo termine. La concessionaria autostradale e le controllate sono responsabili di sviluppo, manutenzione e gestione di una rete autostradale che si estende su tutto il territorio nazionale e rappresenta circa la metà del sistema autostradale soggetto a pedaggio in Italia, con circa quattro milioni di clienti al giorno (dato pre-Covid).
Intanto sono state confermate le nomine per i vertici: la ligure Elisabetta Oliveri è la nuova presidente, mentre Roberto Tomasi è stato confermato ad.
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