Aspettando il Protettorato di Sant'Olcese 2024, scoppia il caso del Salame di Genova

Il 5 ottobre alle 10 presso l'oratorio di Sant'Olcese torna il Nobile Protettorato del Salame: una manifestazione ideata da Andrea Pedemonte Cabella, titolare dell'omonimo salumificio, che traguarda alla salvaguardia e valorizzazione del prodotto tipico d'alta Valpolcevera. 

Nel corso degli anni, attraverso una cerimonia a metà tra goliardia e marketing, ma forte dei principi che richiamano alla tradizione, l'imprenditore ha avuto il merito di portare nel paesino d'entroterra decine di figure d'eccellenza in svariati campi della genovesità: tutti uniti nel nome del salame di Sant'Olcese. Il protagonista li ha sempre definiti: "Patrizi al servizio della nostra arte". 

L'edizione 2023, poi, ha segnato la storica riconciliazione con la concorrente Emanuela Parodi dopo decenni di conflittualità e un cammino ora comune che, il prossimo ottobre, vedrà diventare nuovi Nobili Protettori figure come Andres Blazquez, Mario Zanetti, Andrea Kunkl, Jos Bendinelli Negrone Pareto Spinola, Felice Negri (al merito), Marco Lanna, Salvatore Gagliano più un'ulteriore sorpresa finale. 

Ma, intanto, qualche chilometro più in là rispetto a Sant'Olcese divampa la polemica del Salame di Genova: questa, almeno, è la modalità con cui viene venduto un insaccato in buste di plastica che nella città di Seattle paiono registrare un prorompente successo. 

A telenord.it il commento di Cabella: "In quella città, esiste una forte comunità di santolcesini. Sarà un caso? Battute a parte, questa rappresenta una grande occasione mancata da noi salumai di Sant'Olcese che altri, in Usa e Canada, hanno sviluppato lavorando perchè il Salame di Genova - marchio non registrato e prodotto dai più grandi salumifici americani - diventasse il salame più venduto in Nord America". 

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