Arriva Italia: Costa a Radio 24, valorizzare il lavoro degli autisti per combatterne la carenza

di Redazione

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Costa: "La difficoltà di trovare personale dedicato è purtroppo un fenomeno di portata europea"

Arriva Italia: Costa a Radio 24, valorizzare il lavoro degli autisti per combatterne la carenza

 

 La carenza di autisti, la poca valorizzazione del lavoro che svolgono e gli sforzi che le aziende di TPL stanno facendo sono stati alcuni dei temi trattati da Angelo Costa, AD di Arriva Italia, nel corso di un’intervista realizzata oggi dal giornalista Simone Spetia di Radio24.

“La difficoltà di trovare personale dedicato è purtroppo un fenomeno di portata europea – ha spiegato Costa -. Di recente è stata fatta un’analisi dall’associazione IRU che ha portato all’evidenza di come a livello europeo ci sia una mancanza significativa, di un 8%, ed è soprattutto un trend in atto molto importante. A livello europeo mancano in questo momento centomila addetti, nel 2028 la proiezione ci dice che arriveremo a 270mila”.

“E’ un fenomeno diffuso su tutto il territorio e più in particolare nelle aziende di trasporto extra urbano – ha spiegato l’AD – dove la difficoltà più sentita è quella di un bilanciamento tra vita professionale e vita personale. E’ un qualcosa che ci stiamo organizzando da parecchio tempo anche come associazione Agens e questo sarà uno dei punti chiave. Abbiamo agito soprattutto mettendo in atto delle Academies che hanno la funzione di dare la possibilità alle persone di avere da un lato una formazione e, allo stesso tempo, partire da un contratto di lavoro a tempo determinato part time, per cui lavorano e si formano per ottenere la patente. Inoltre, una delle iniziative di sistema portate avanti dall’UITP è quella di proporre un abbassamento dell’età minima per l’ottenimento della patente, passando dagli attuali 21 anni, ai 19 e in qualche caso anche 18, questo per agevolare i giovani che cominciano a lavorare”.

“Andrebbe fatta anche una riflessione sulle cosiddette gabbie salariali anche perché il fenomeno ha una accentuazione soprattutto sul nord che ha oltre un 10% di mancanza rispetto ad un sud che forse la mancanza ce l’ha a circa un 5%. Infine – ha concluso Costa – bisognerebbe fare  una riflessione sul valore che diamo a questo tipo di attività andrebbero anche cambiate le metriche con cui valorizziamo questo servizio, anche a livello economico”.

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