Alzheimer e Covid, Veneziano: "Terapeutico l'incontro con i famigliari"
di Anna Li Vigni
Dopo il primo lockdown circa il 60 % dei pazienti valutati ha evidenziato un peggioramento del quadro cognitivo e alterazioni psicologiche
Il problema degli anziani nello stato di emergenza sanitaria è affrontato dal dott. Massimo Veneziano, neuropsicologo che si occupa delle cure geriatriche per ASL3.
Le persone anziane hanno più patologie. C'è una disperata esigenza da parte loro di avere oltre all'assistenza continua anche la continuità di contatto con i parenti stretti.
In alcune regioni si ipotizza nelle case di cura e nelle strutture socio-sanitarie l'allestimento di un'area protetta per favorire l'incontro tra pazienti e congiunti previo tampone per verificare lo stato di salute del paziente e del famigliare.
Una carezza, un profumo, un gesto, una parola o una frase o uno sguardo sono importanti.
Il famigliare è una parte essenziale del percorso terapeutico.
Prese tutte le dovute precauzioni bisogna favorire l'incontro con gli anziani anche più volte al giorno.
"Non sottraiamo la nostra presenza agli anziani perchè per loro è fondamentale anche in una situazione complicata come quella che stiamo vivendo", sottolinea Massimo Veneziano.
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