Affitti brevi, nuova normativa dal primo gennaio. L'assessore Lombardi: "Al lavoro per garantire conformità"

di Filippo Serio

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Ogni struttura destinata alla locazione turistica dovrà dotarsi del cosiddetto CIN: ecco cosa è

Affitti brevi, nuova normativa dal primo gennaio. L'assessore Lombardi: "Al lavoro per garantire conformità"

“Stiamo adottando tutte le misure necessarie per agevolare l’adeguamento da parte delle strutture ricettive e delle locazioni turistiche alla nuova normativa. I nostri uffici hanno già inviato una comunicazione massiva ai locatori, fornendo indicazioni chiare sugli obblighi e semplificando le procedure per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN)”. Così l’assessore al Turismo della Regione Liguria Luca Lombardi riguardo le novità normative che riguardano gli affitti brevi e che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025.

Cosa cambia - Entro quest'ultima data qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica (hotel, b&b, airbnb,...) deve munirsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN), nonché della dotazione minima dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA).

Secondo i dati del Ministero del Turismo, delle 63mila strutture interessate ben il 36% delle stesse (oltre 23 mila) non ha ancora richiesto il codice identificativo.

La nota - “Si tratta – prosegue Lombardi – della prosecuzione di un percorso che Regione Liguria ha intrapreso da tempo e che porta avanti con determinazione, e che ha come obiettivo quello di rafforzare la sicurezza e promuovere una maggiore trasparenza nel settore turistico”.

In Liguria - La Regione ha inoltre avviato un confronto diretto con i territori: “È fondamentale coinvolgere Comuni, associazioni di categoria e stakeholder locali per garantire un adeguamento efficace e condiviso - prosegue Lombardi - L’obiettivo è costruire un sistema che non sia solo rispettoso della legge, ma che contribuisca a valorizzare e qualificare il nostro turismo”.

“L’introduzione del CIN – precisa - rappresenta uno strumento cruciale per combattere l’abusivismo e migliorare la competitività dell’offerta turistica. La Liguria è sempre stata un modello di riferimento nel settore: siamo stati i primi in Italia a introdurre il codice CITRA (Codice identificativo turistico regionale appartamenti) per le locazioni turistiche, un passo importante che oggi si integra perfettamente con il nuovo quadro normativo”.

“Monitoreremo costantemente l’andamento di questa fase di adeguamento, pronti a intervenire con ulteriori strumenti e iniziative a supporto degli operatori – conclude - Il nostro impegno è rendere il turismo in Liguria sempre più sicuro, accessibile e sostenibile”.