Ventimiglia, vescovo Suetta: "Distinguere tra ideologia immigrazionista e carità cristiana, tra Cristianesimo e Islam non c'è prossimità"

di Stefano Rissetto

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Alessandro Piana: "Richiamo al buon senso e alla responsabilità. Accoglienza e solidarietà non possono prescindere dal rispetto delle regole"

Ventimiglia, vescovo Suetta: "Distinguere tra ideologia immigrazionista e carità cristiana, tra Cristianesimo e Islam non c'è prossimità"

Il vescovo di Ventimiglia, monsignor Antonio Suetta, interviene sul tema dell'immigrazione clandestina: "L’immigrazione indiscriminata è negativa ovunque e comunque. Non è una buona soluzione per chi accoglie né per chi viene accolto" dice, aggiungendo "Tra cristianesimo ed islam non c’è prossimità né tantomeno identità. Esistono, invece, molte differenze che vanno riconosciute se si vogliono mettere le basi di un dialogo vero".

In un'intervista al Tempo, monsignor Suetta torna sui disordini verificatisi a fine anno a Milano, con il prevalere di una interpretazione minimizzante ("ragazzate"): "Non sono d’accordo con chi minimizza. Mi pare lo stesso atteggiamento di chi, dal punto di vista religioso, sostiene che tutte le religioni sono uguali. Quest’affermazione va di moda ma è un insulto all’intelligenza: come si può pensare che identità diverse tra loro siano uguali? La fede parla alla ragione e dire che una religione vale l’altra vuol dire non dare il giusto valore all’esperienza religiosa stessa".

Monsignor Suetta torna poi sulle parole del cardinal Giacomo Biffi, che nel 2000 aveva invitato le autorità civili a prestare "particolare attenzione" all’integrazione dei musulmani e a "preoccuparsi seriamente di salvare l'identità propria della nazione ospitante".  "I fatti dopo di lui confermano che la sua visione era corretta. Tra cristianesimo ed islam non c’è prossimità né tantomeno identità. Esistono, invece, molte differenze che vanno riconosciute se si vogliono mettere le basi di un dialogo vero. La nostra fede si fonda sul mistero dell’incarnazione di Dio, mentre nella visione teologica islamica questo è assolutamente incomprensibile. Di conseguenza, da parte loro c’è un modo di vedere Dio nel rapporto con l’uomo che è lontanissimo dal nostro. La loro visione teologica è completamente diversa da quella cristiana che è a fondamento della civiltà occidentale. Questo ha conseguenze concrete nel modo di concepire la gestione dell’esperienza umana e sociale, determinando significative differenze in molteplici ambiti".

Vescovo di una diocesi di confine, monsignor Suetta è scettico sull'immigrazione sempre e comunque cara a una parte politica: "L’immigrazione indiscriminata è negativa ovunque e comunque. Non è una buona soluzione per chi accoglie né per chi viene accolto. Un conto è l’emergenza e il pericolo di vita quando si configurino realmente. Non si può tuttavia pensare che l’accoglienza possa limitarsi al solo ingresso in uno Stato o all’assicurazione degli elementi essenziali per vivere. In un contesto sociale vanno fatte valutazioni oggettive considerando l’incidenza del fenomeno su tutti gli aspetti".

Monsignor Suetta sottolinea che la Chiesa non predica l’accoglienza a tutti i costi: "Il Catechismo parla del "rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del Paese che li accoglie" e menziona le condizioni di coloro che accolgono. È una questione di proporzione, nessuna delle due parti deve perderci".

Alle parole del vescovo di Ventimiglia plaude Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria: "Le parole di Monsignor Antonio Suetta sull’immigrazione clandestina sono un richiamo al buon senso e alla responsabilità. Accoglienza e solidarietà non possono prescindere dal rispetto delle regole". A Piana fa eco un altro leghista, Armando Biasi consigliere regionale:  "Le parole del nostro Vescovo sono di buonsenso e il ragionamento è ineccepibile. L’emergenza immigrati che delinquono o che vogliono stravolgere le nostre tradizioni per imporre ostilmente le loro, nel nostro Paese, ormai ha raggiunto livelli intollerabili non soltanto in Liguria, ma in tutta Italia ed Europa. E’ sotto gli occhi di tutti. Pertanto, occorre smetterla di sostenere talune ideologie di sinistra che hanno provocato gravi e tangibili danni alle nostre comunità e al nostro territorio”.

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