Uxoricidio di Mattarana, legale Zenucchi: "Non ha chiesto perdono e non riesce a dormire"
di Redazione
"Vorrebbe poter vedere un'ultima volta sua moglie, ma non glielo concederanno"
"Non ha chiesto perdono. Il progetto che doveva portare in fondo e che non è riuscito a concludere era quello che sappiamo. Vorrebbe poter vedere sua moglie un'ultima volta ma non credo che gli verrà concessa questa opportunità". Lo ha detto il legale di Alfredo Zenucchi, l'uomo accusato di aver ucciso la moglie Rossella Cominotti in una stanza d'albergo a Mattarana.
Durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto è emerso che Zenucchi ha un precedente penale, una sentenza del 2015 per minacce nei confronti della sorella, sentenza per la quale era stata disposta la sospensione condizionale della pena. "Era il periodo dell'eroina - ha ricordato il legale - quando ha litigato con la sorella".
A proposito dell'eroina, il legale ha sottolineato che in carcere Zenucchi ha rinunciato alla terapia metadonica, affermando di essere completamente uscito dalla dipendenza mentre ha chiesto un farmaco per dormire: "Non dorme più da tempo - ha concluso l'avvocato Rimmaudo - e i farmaci che gli danno per dormire sono troppo blandi" mentre per quel che riguarda i tatuaggi riferiti al satanismo "sono stati fatti quando Zenucchi era giovane e dipendente dall'eroina. Nessun riferimento e nessuna domanda è stata fatta dal giudice o dagli inquirenti sul punto e per ora non è stato trovato materiale di riferimento".
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