Tunnel subportuale, Toti sui ricorsi: "C'è chi non vuole bene comune, ma cura piccoli interessi di bottega"

di Redazione

Il presidente della Regione: "Temo ritardi su ogni opera pubblica, il ricorsismo è endemico in questo Paese"

"Temo ritardi su ogni opera pubblica che parte perché come la malaria è endemica in alcune zone del mondo, il 'ricorsismo' è una malattia endemica del nostro sistema Paese". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine dell'assemblea di Spediporto commenta i ricorsi al Tar presentati da Icam, San Giorgio del Porto e Aci contro i lavori di costruzione del tunnel subportuale di Genova.


"Qualcosa l'ha fatto il Governo Draghi mettendo al sicuro alcune opere del Pnrr e del Piano nazionale complementare dal sistema dei ricorsi e delle sospensive, mi augurerei che il Governo Meloni abbia una visione coerente con il mio pensiero e si metta sempre più in sicurezza il fatto che un cantiere possa partire avendo tempi certi, - sottolinea Toti - occorrerebbe anche un po' di cultura da parte di tutti per il bene comune e non solo per la tutela spropositata o a sproposito dei piccoli interessi di bottega".


Tra i ricorsi c'è anche quello firmato dal presidente dell'Aci Genova Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia? "Non so se abbia parlato con il sindaco della Città metropolitana Marco Bucci, di cui è stato anche vicesindaco, - ricorda Toti - al di là del ruolo non credo che la firma di Carlo Bagnasco abbia alcuna attinenza con il suo ruolo politico, ha un'attinenza con la tutela dei beni che gli sono stati affidati da Aci in qualità di presidente regionale. Detto questo, vale per Aci quello che ho detto prima, se un'opera è importante per la città di Genova Aci si sposterà con santo piacere da qualche altra parte".