Tunnel del Tenda, lavori bloccati dal veto della Francia. Rixi: "E' inconcepibile"

di Matteo Cantile

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L’opera resta chiusa almeno fino alla primavera. Nessun accordo con Parigi, cresce la delusione tra istituzioni e cittadini

Tunnel del Tenda, lavori bloccati dal veto della Francia. Rixi: "E' inconcepibile"

La riapertura del tunnel del Tenda slitta ancora. Nonostante l'Italia avesse proposto una soluzione “in modalità cantiere”, la Francia ha imposto un nuovo veto, giudicando insufficienti le condizioni di sicurezza. L’infrastruttura, chiusa dall’ottobre 2020, resta un cantiere, con l'apertura ora rimandata alla primavera.

Veto francese – È stata la delegazione transalpina della conferenza intergovernativa a fermare la proposta avanzata dal commissario straordinario Nicola Prisco e sostenuta dal Ministero delle Infrastrutture. Secondo i francesi, senza impianti completi come ventilatori, bypass e idranti, non ci sono garanzie per riaprire in sicurezza, nemmeno con il traffico a senso alternato.

La delusione – Il viceministro Edoardo Rixi ha manifestato amarezza, definendo incomprensibile il blocco imposto dai vicini: “Non credo che Anas si sarebbe presa la responsabilità di aprire un cantiere non sicuro”. Rixi ha anche rilanciato il tema delle difficoltà sui valichi alpini, chiedendo maggiore collaborazione tra i Paesi “firmatari del trattato del Quirinale”. "Abbiamo già incontrato due ministri francesi - prosegue il viceministro - vorrei che con il terzo ministro riuscissimo finalmente a riaprire almeno uno dei valichi chiusi. Bloccare valichi alpini a tempo indeterminato per stanziamenti ridicoli rispetto al budget di un Paese come l'Italia o la Francia non sia concepibile in un'ottica di vicinanza, fratellanza, collaborazione intergovernativa necessaria".

Situazione critica – La mancata apertura pesa soprattutto sul turismo invernale e sull’economia locale. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha annunciato un milione di euro nel bilancio regionale per sostenere la valle: “Pronti a tutelare gli interessi del nostro Piemonte”.

Storia travagliata – I lavori di raddoppio del tunnel, iniziati nel 2013 con un budget iniziale di 148 milioni di euro, hanno subito interruzioni per frodi, rescissioni di appalto e disastri naturali. La tempesta del 2020 ha devastato l’imbocco sud, rendendo impraticabile il collegamento. Ad oggi, Edilmaco ha completato lavori per 130 milioni, ma rischia penali dal prossimo gennaio.

Critiche – “È una vergogna, hanno nuovamente preso in giro i cittadini”, ha dichiarato il consigliere regionale Enrico Ioculano (Pd). Le accuse puntano al mancato rispetto degli obiettivi e all’inadeguata gestione italiana, con il governo che ora attribuisce la responsabilità alla Francia.

Navette ferroviarie – Come soluzione temporanea, la Regione Piemonte ha annunciato la riattivazione di sei navette ferroviarie tra Tenda e Limone, oltre alle corse già attive sulla linea Cuneo-Ventimiglia. Resta però incerta la data di avvio del servizio.

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