Trasporti su strada: la Commissione UE avvia procedura d’infrazione contro l’Italia per disparità nelle sanzioni
di Carlotta Nicoletti
La normativa italiana sulle multe penalizza gli autotrasportatori stranieri, violando il regolamento UE. Due mesi per rispondere
La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per discriminazioni nei pagamenti delle sanzioni agli autotrasportatori stranieri, giudicate non conformi al regolamento europeo, come riporta Ferpress.
Procedura d’infrazione – La decisione della Commissione UE è motivata dalla presunta non corretta applicazione del regolamento (CE) n. 1072/2009, che stabilisce norme comuni per l’accesso al mercato internazionale del trasporto merci su strada. La legge italiana attuale imporrebbe condizioni di pagamento che discriminano gli autotrasportatori stranieri rispetto a quelli italiani.
I problemi principali – Gli autotrasportatori stranieri sono obbligati a effettuare pagamenti di multe tramite bonifico bancario o in contanti, modalità che spesso causano tempi di attesa più lunghi rispetto ai trasferimenti nazionali. Di conseguenza, i veicoli immatricolati all’estero restano immobilizzati più a lungo, con costi aggiuntivi per tariffe di parcheggio. Questo porta a sanzioni complessivamente più elevate per i conducenti stranieri rispetto a quelli italiani.
Le richieste della Commissione – La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora, il primo passo della procedura di infrazione. L’Italia ha ora due mesi per fornire risposte e adeguarsi alle norme comunitarie. In caso contrario, Bruxelles potrebbe procedere con un parere motivato e, successivamente, con un eventuale ricorso alla Corte di Giustizia dell’UE.
Prospettive – La questione tocca il tema dell’equità e dell’armonizzazione delle norme nel mercato unico europeo. “L’obiettivo è garantire che le sanzioni siano applicate in modo non discriminatorio, indipendentemente dalla nazionalità o dal luogo di stabilimento”, sottolinea la Commissione.
Conclusione – Questo caso mette in evidenza l’importanza di un sistema armonizzato per il trasporto internazionale su strada, essenziale per una concorrenza equa tra operatori europei.
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