Transport, incontro con Tarros Group: intervista al CEO Valentina De Bernardi e al direttore relazioni esterne Mauro Solinas

di Fabio Pasquarelli

"Tarros serve rotte che vanno dal Portogallo alla Siria e al Libano, paesi con situazioni geopolitiche instabili. La sfida è affrontare queste difficoltà"

Il gruppo Tarros svela numeri, prospettive e ambizioni in una puntata di Transport, per voce del direttore relazioni esterne Mauro Solinas e del CEO Valentina De Bernardi, intervistati da Fabio Pasquarelli.

"Il gruppo - dice Solinas - opera nel Mediterraneo da oltre un secolo, servendo 31 porti e raggiungendo quotidianamente 450 milioni di persone. La nostra storia è legata al concetto di promuovere il made in Italy, associato alla qualità italiana e alla cultura mediterranea. Con le nostre navi e le nostre coste, siamo in grado di connettere tutte le persone che abitano nel Mediterraneo."

 

Numeri - "Oggi il gruppo conta circa 680 dipendenti che ogni giorno movimentano merci utilizzando navi, mezzi su gomma e treni, operando in un'ottica di intermodalità a 360 gradi. Abbiamo una slide importante che dimostra come siamo in grado di trasportare la merce dalla fabbrica al mercato, gestendo ogni passaggio con i nostri colleghi, garantendo qualità e un servizio su misura per i nostri clienti. Inoltre, abbiamo creato un container certificato per garantire qualità anche nel packaging. È un percorso che il nostro fondatore ha iniziato e che oggi continuiamo a portare avanti al meglio"

 

Esg - "Mi piacerebbe parlare di ESG, che raccoglie il concetto di sostenibilità, includendo ambiente, mondo sociale e governance. Qualche anno fa, abbiamo creato un ufficio interno dedicato all’ambiente, che ci permette di calcolare e compensare la CO2 emessa da ogni trasporto- La sostenibilità è ormai un percorso ricco di contenuti, che si integra con il nostro lavoro. Stiamo costruendo nuovi uffici per il nostro gruppo, che oggi conta 680 dipendenti, e questi spazi saranno ideali per supportare il nostro lavoro. Il mondo del lavoro sta cambiando velocemente. Negli ultimi tre anni, abbiamo assunto 40 giovani colleghi che stanno imparando il nostro lavoro e portano valore aggiunto alla nostra azienda".

 

Sfide - "Tarros è sempre pronta a rispondere alle sfide che il mercato ci impone, con attenzione al cliente, qualità, e sostenibilità. Continueremo a essere un punto di riferimento nel Mediterraneo, e grazie ai nostri valori, continueremo a crescere. Il nostro obiettivo è servire meglio i nostri clienti ogni giorno, con attenzione a tutti gli aspetti legati alla qualità del nostro lavoro e alla nostra responsabilità sociale"

 

"Tra il 2023 e il 2028 - spiega Valentina De Bernardi -  il trasporto di contenitori è destinato a crescere del 14%, con un aumento maggiore nel Mediterraneo occidentale, con un incremento del 16% dei volumi trasportati. Tarros si inserisce proprio in questo mercato, servendo rotte che vanno dal Portogallo alla Siria e al Libano, paesi che, come diceva Mauro, hanno situazioni geopolitiche instabili. La sfida per noi è affrontare queste difficoltà."

 

Flessibilità - "Per far fronte a queste sfide, ci avvaliamo di agenzie locali in tutti i paesi che serviamo, con personale Tarros presente sul posto. La flessibilità è una delle nostre principali forze: siamo in grado di adattare i nostri servizi con velocità, affrontando situazioni difficili nel Mediterraneo. Ci distinguiamo come short shipping line, grazie all'attenzione alla qualità dei nostri contenitori e al customer care, che per noi è fondamentale. Le criticità principali sono l'instabilità geopolitica e alcune politiche protezionistiche in alcuni paesi, che rallentano gli scambi commerciali. Inoltre, ci sono flussi sbilanciati in termini di volumi e tipologie di equipaggiamento. Ad esempio, dalla Turchia esportiamo carta in container da 40 piedi, mentre importiamo metallo in container da 20 piedi. In questo contesto, siamo in competizione con porti nel Mediterraneo dove i costi rimangono alti, ma i noli sono relativamente bassi".

 

Opportunità - "Tuttavia, ci sono anche grandi opportunità, come quelle emerse durante il convegno 'Bridge to Africa' a Spezia, dove Tarros è stata partner. Le opportunità stanno crescendo, e Tharros vuole essere il ponte tra l'Italia, l'Europa e i paesi del Mediterraneo, dal Nord Africa alla Turchia, fino al Portogallo. Oggi, l'Egitto è un paese chiave. Tharros ha fatto investimenti importanti lì, con la nostra agenzia Med Egypt, dove siamo soci. Abbiamo anche una nostra società di trasporti e camion in Egitto per gestire i trasporti, sia import che export, dei contenitori. Le autorità egiziane stanno investendo nelle infrastrutture, e l'Egitto è una delle economie più efficienti e veloci del Mediterraneo".