Tpl Genova, intesa Bucci-sindacati: via libera alla fusione fra Amt e Atp

di Pietro Roth

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Limite alla partecipazione dei privati, tutele per i lavoratori: trovato l'accordo

Tpl Genova, intesa Bucci-sindacati: via libera alla fusione fra Amt e Atp

Passo in avanti decisivo per la fusione fra Amt, l'azienda che si occupa di trasporto pubblico locale all'interno del territorio comunale di Genova, e Atp, che svolge il suo servizio invece nelle tratte provinciali, litoranee e dell'entroterra. In serata i sindacati hanno incontrato a palazzo Tursi il sindaco Marco Bucci, l'assessore alla Mobilità Matteo Campora e i management di Amt (l'amministratore unico Marco Beltrami e il dg Stefano Peesci) e di Atp, presente con il vicepresidente Carlo Malerba. Le parti hanno definito intese, in vista di redigere un accordo quadro a stretto giro di posta, che di fatto appianano alcuni dei principali nodi relativi appunto al progetto di integrazione fra le due società. Anzitutto sono presenti forti limitazioni ai privati. L'eventuale socio privato, infatti, non potrebbe accrescere in futuro la sua partecipazione nel pacchetto azionario. Ancora, il consiglio di amministrazione sarà a composizione interamente pubblica e sarà il Comune di Genova a garantire un livello di capitalizzazione tale da non mettere a rischio la continuità aziendale. Intese di rilievo anche per le condizioni dei numerosi lavoratori coinvolti nella fusione. Tutti i dipendenti confluiranno nella nuova società mantenendo gli attuali contratti, cioè senza l'applicazione delle "tutele cresciti" previste dal Job Act di Matteo Renzi. I lavoratori di Amt, che vantano contratti integrativi favorevoli, manterranno le attuali condizioni economiche e normative, alla quale saranno poi portati, con il tempo, anche i lavoratori ex Atp tramite accordi di armonizzazione.