Terzo Valico, sopralluogo in cantiere: lavori al 35%, opera completa nel 2023

di Redazione

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Il viceministro Rixi: "Necessario un commissario come per Ponte Morandi"

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/05/terzo-valico.mp4 Il Terzo Valico è completo al 35% e l'opera sarà terminata nel 2023. È quanto emerge dal nuovo sopralluogo effettuato dalla commissione trasporti poste e telecomunicazioni della camera in missione per osservare lo stato di avanzamento dei lavori. Prima una verifica nei cantieri di Alessandria e poi un'ulteriore tappa a Genova. “Il Terzo Valico è un’opera strategica che porterà benefici a lungo raggio e darà impulso al traffico di merci dall’Italia alle regioni transalpine degli altri Paesi europei - dichiara il presidente della commissione Alessandro Morelli -  Le linee ferroviarie attualmente esistenti nel percorso Genova-Tortona infatti risalgono al secolo scorso, dunque hanno forti limitazioni dal punto di vista della velocità e della tipologia di treni. Quando il Terzo Valico sarà attivo, e vogliamo accertarci che ciò avvenga nelle tempistiche stabilite, anche gli altri tratti ferroviari di adduzione dovranno essere conformi per ottimizzare la capacità delle proprie prestazioni in chiave logistica, per esempio arrivando a movimentare il 30-50 per cento di merce in più. L’Italia deve essere un Paese che guarda avanti e si adegua al progresso che è in atto in tutta Europa dal punto di vista infrastrutturale. Al progresso noi vogliamo sempre dire ‘sì’, questa è la nostra idea di politica del buon senso”. È sotto attenzione al ministero dei Trasporti la possibilità di poter unire all'opera del terzo Valico anche il nodo di Genova. Un passo fondamentale per collegare la nuova infrastruttura al porto ed evitare così di dover aspettare altri anni per nuove gare d'appalto. In questo caso resta viva l'ipotesi della nomina di un commissario per velocizzare i tempi. I membri della commissione, insieme al vice ministro Edoardo Rixi hanno osservato da vicino lo stato di avanzamento dei lavori con gli scavi che proseguono senza sosta, sia in modo meccanizzato che attraverso l'utilizzo dell'esplosivo. La buona notizia è che dopo mesi difficile l'opera non ha riscontrato ulteriori intoppi e la commissione è fiducuiosa di poter completare il tanto atteso terzo valico nei tempi previsti. http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/05/20190503_173207.mp4 "A mio avviso l'intera linea del Terzo Valico e del Nodo ferroviario di Genova avrebbe bisogno di un commissario straordinario", come per la costruzione del nuovo ponte di Genova, "per accelerare tutte le procedure autorizzative e per mettere a sistema i vari cantieri presenti sulla linea con l'obiettivo di aver già dei miglioramenti considerevoli sulla linea Genova-Milano dal 2022-2023 velocizzando la linea passeggeri su Milano e poi aumentando la capacità merci verso i valichi svizzeri". Lo afferma il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi durante un sopralluogo ai cantieri del Terzo Valico con i membri della commissione Trasporti della Camera. "L'inaugurazione del Terzo Valico è confermata per il 2023 - ribadisce - nel frattempo l'opera sarà unita con il Nodo di Genova fermo a causa del fallimento di Astaldi per evitare di aspettare due anni per l'espletamento di nuove gare, l'unione si potrebbe fare entro poche settimane portando i documenti al Cipe". "Il nodo ferroviario di Genova va accorpato in qualche modo al Terzo Valico, sono due opere coerenti, sarebbe una soluzione ai molti problemi che stiamo affrontando dopo il fallimento di Astaldi, una nuova gara per affidare i lavori rischia di farci perdere due anni". Lo chiede il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio a Genova durante un sopralluogo ai cantieri del Terzo Valico con i membri della commissione Trasporti della Camera. "Un'incongruenza tra i tempi di inaugurazione del nodo di Genova e quelli del Terzo Valico sarebbe dannoso - evidenzia - Il 60-40 dei general contractor molto spesso rallenta le parti delle opere in esecuzione: quando un'azienda va in difficoltà il poter surrogare, da parte del general contractor, alle percentuali di appalto dato ad imprese in difficoltà senza dover ripartire con una nuova gara d'appalto, almeno in parte accelererebbe i cantieri di molte opere".