Sciopero generale, venerdì di stop per trasporti, scuola e sanità ma non per i treni
di Simone Galdi
Il Tar respinge il ricorso dei sindacati contro la precettazione. Quattro ore di stop per il Tpl, 8 le ore di blocco in tutti gli altri settori
Venerdì 29 novembre di proteste e di stop a molti servizi in tutta Italia. Lo sciopero di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati ad esclusione dei treni, il cui blocco si era già verificato lo scorso weekend. Fatti salvi i servizi minimi essenziali, dunque, ci sarà rischio di fermo su tutta la giornata per fabbriche, scuola, sanità, poste, statali, giustizia e grande distribuzione.
Ricorso respinto - Nel pomeriggio è arrivata anche la notizia che il presidente della terza sezione del Tar ha respinto il ricorso d'urgenza promosso da alcuni sindacati contro la precettazione dello sciopero firmata da Matteo Salvini. Lo fa sapere il ministero dei Trasporti, precisando che il ministro esprime "grande soddisfazione". "Difendo il diritto alla mobilità degli italiani", ha affermato il ministro leghista.
Le modalità - Resta così in piedi la precettazione ordinata da Salvini, con la protesta che si è ridotta a 4 per il trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Gli aerei non decolleranno dalle ore 10 alle 14, mentre Ita ha comunicato la cancellazione di 68 voli, tra internazionali e domestici. Bus e metro si fermeranno dalle 9 alle 13, nel rispetto delle fasce di garanzia. Anche i taxi potrebbero fermarsi per tutto venerdì. Possibile stop alle lezioni di ogni ordine e grado per scuole, università e laboratori di ricerca, così come per il lavoro della pubblica amministrazione e nei pubblici uffici. Servizi minimi essenziali garantiti nel comparto sanità e in quello della raccolta rifiuti; anche i vigili del fuoco potrebbero non essere in servizio dalle 10 alle 14.
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