Savona, Berta: "Due terzi del tessuto industriale ha tenuto ma ora serve ripartire"

di Marco Innocenti

Il presidente dell'Unione Industriali di Savona: "Un terzo del Pil del nostro territorio però sta subendo enormi problemi"

Pandemia ed economia fanno rima solo nel suono, ma non lo fanno per niente nella realtà. Anzi. La pandemia ha già fatto sentire i suoi pesanti colpi su molti settori, altri finora hanno potuto tenere il passo ma, per capire meglio quale sia la situazione in giro per la Liguria, siamo andati a scambiare quattro chiacchiere con Alessandro Berta, direttore dell'Unione Industriali di Savona: "Il 2020 è stato anno drammatico da una parte - ci spiega - anche per le attività industriali nel momento del lockdown totale, perché non si capiva quale fosse la situazione e quanto sarebbe durato. Devo dire che sia le istituzioni che il sindacato hanno applicato bene i protocolli e le attività industriali, per due terzi, non hanno quasi mai chiuso e hanno continuato la produzione. Questo ha permesso la ripresa forte degli ordinativi da giugno a ottobre, con una situazione che faceva prevedere una crescita molto forte per i mesi successivi ma poi i nuovi lockdown hanno di nuovo portato in basso gli ordinativi industriali".

"Per quanto riguarda la provincia di Savona - aggiunge Berta - hanno chiuso un buon anno, non certo in crescita come il 2019 ma hanno tenuto perché non producono, se non in parte, prodotti destinati direttamente al consumo. C'è poi tutta un'altra parte di economia, sempre industriale perché il turismo è una vera e propria industria nel nostro territorio, che ha avendo enormi problemi. Quindi abbiamo due terzi del Pil del territorio che ha tenuto e un terzo che invece ha sofferto enormi problemi".