Sanremo: sentenza Tar, anche Rai ricorre al Consiglio di Stato. Carlo Conti: "Impensabile Festival lontano da tv pubblica"
di Stefano Rissetto
Il presentatore e direttore artistico: "Sanremo è anche tutto questo chiacchiericcio: se non fosse sulla Rai, la metà delle polemiche non ci sarebbe"
Al pari del Comune di Sanremo, anche la Rai ricorrerà al Consiglio di Stato contro la recente sentenza del Tar della Liguria che ha bocciato l'affido senza gara del "Festival della Canzone Italiana" all'azienda radiotelevisiva di Stato. A confermarlo è stato il direttore del Prime Time, Marcello Ciannamea, facendo riferimento alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale.
Nel frattempo, ci si prepara alla rassegna 2025, che avrà domani sera Sarà Sanremo come tappa intermedia. Il direttore artistico e presentatore Carlo Conti ha rivelato alcuni dettagli sul celebre evento musicale e ha spiegato di aver accettato le pressioni per tornare in questo ruolo, visto anche il successo ottenuto durante le sue passate direzioni artistiche. Conti ha avuto infatti l'opportunità di lanciare talenti che oggi sono molto noti, come Mahmood, Irama, Francesco Gabbani, Ermal Meta e molti altri. E lo stesso Conti sottolinea: "Da spettatore non posso immaginare il festival se non sulla Rai. Sanremo è anche tutto questo chiacchiericcio: se non fosse sulla Rai, la metà delle polemiche non ci sarebbe".
Nel corso della presentazione, Conti ha riflettuto anche sull'evoluzione della musica italiana. "Dall'ultima volta che sono stato qui, è tutto molto più difficile: la musica italiana è cresciuta tantissimo, non solo per gli interpreti, ma anche per i produttori e gli autori. La qualità dell'offerta musicale è aumentata, e c'è una nuova ondata positiva anche grazie al lavoro che è stato fatto negli ultimi anni", ha commentato, sottolineando il suo ruolo e quello dei suoi successori, tra cui Claudio Baglioni e Amadeus, nell'aver contribuito alla crescita del Festival.
Sul palco di Sarà Sanremo, oltre a presentare i 31 artisti in gara, Conti ha anticipato una sorpresa. "Domani sera ci sarà un duo inedito, ma non vi dico di più", ha detto, facendo un riferimento al suo film preferito, Amici miei, e alla sua origine fiorentina. È facile immaginare che la sorpresa riguardi due volti noti del panorama comico italiano: Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani, entrambi in promozione per il loro recente film "Io e te dobbiamo parlare".
Il 18 dicembre, quindi, la prima selezione con gli otto finalisti di Sanremo Giovani- Finalmente la sfida finale, dopo cinque puntate serratissime su Rai 2, fatte di duelli, successi ed eliminazioni.
Il lungo percorso era iniziato a ottobre con la selezione, da parte della Commissione musicale, dei 46 artisti destinati alle audizioni dal vivo su 564 iscritti. E ora, solo sei di loro sono approdati all’ultimo capitolo.
Ancora sfide al batticuore, mercoledì 18 gennaio, dal Teatro del Casinò di Sanremo, per aggiudicarsi 3 posti disponibili per le Nuove Proposte 2025. Il quarto sarà selezionato tra i 2 finalisti del contest Area Sanremo.
A giudicarli sempre la Commissione musicale di "Sanremo Giovani" (Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia - insieme ai "giurati fuori onda" Carlo Conti e Claudio Fasulo - Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time). Questi gli otto artisti in gara (foto gentile concessione Rai): dal Contest Sanremo Giovani Angelica Bove con "La nostra malinconia", Alex Wyse con "Rockstar", Mew con "Oh my God", Selmi con "Forse per sempre", Settembre con "Vertebre", Vale Lp e Lil Jolie con "Dimmi tu quando sei per fare l’amore", a cui si aggiungono da Area Sanremo Etra con "Lo spazio tra le dita" e Maria Tomba con "Goodbye (Voglio Good vibes)".
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