Sampdoria, Giampaolo: "L'Atalanta è squadra che ti azzanna"

di Marco Innocenti

1 min, 40 sec

"Supryaga? Se fosse stato ancora là, avrebbe dovuto imbracciare un fucile. E' in ansia per la sua famiglia ma ci ha rassicurato"

Sampdoria, Giampaolo: "L'Atalanta è squadra che ti azzanna"

"L'attenzione di tutto il mondo è a quanto sta accadendo in Ucraina". Parte da lì Marco Giampaolo, nella sua conferenza stampa pre gara. "E' una miseria assoluta nel 2022. Supryaga? Penso abbia anche evitato la chiamata alle armi perché credo che se fosse stato là avrebbe dovuto anche lui imbracciare un fucile, come stanno facendo tutti dai 18 ai 60 anni. Con lui ho parlato e abbiamo cercato di capire come sta e come sta la famiglia. E' preoccupato ma ci ha rincuorato".

Tornando ai temi del campionato, il tecnico blucerchiato descrive così l'Atalanta, prossimo avversario della Sampdoria nella gara di lunedì sera. "L'Atalanta è una squadra che ti azzanna - ha detto Giampaolo - anche scientifica nel dispendio di energie. Ha idee chiare, ha fatto campionato straordinari ma ha anche fatto scuola a livello europeo. Si è fatta rispettare per il suo modo di giocare, anche giovedì in Coppa lo ha dimostrato. Sappiamo cos'è ma questo campionato ci sta insegnando che tutte le partite vanno giocate. Si parte dallo 0-0 e si gioca. L'abbiamo preparata al meglio e domani vedremo".

"La designazione è stata ineccepibile. Sozza ha arbitrato poche partite in A ma sono state tutte partite importanti. E' un cavallo di razza e Irrati è una garanzia, quindi vuol dire che hanno attenzionato questa partita. Sul Var io sono sempre favorevole, forse ci siamo dimenticati cosa succedeva quando non c'era. Il Var certifica una regola, semmai il problema non è il Var ma quella regola specifica".

Capitolo salvezza: "E' una battaglia - prosegue Giampaolo - Ti devi sporcare le mani, la faccia, ci devi stare. Quando dico che nelle partite non devi guardare l'avversario, intendo questo. Altrimenti quante partite giochi? 4 o 5? Noi ne dobbiamo giocare 12. La lotta è dura, coivolge tante squadre e bisogna saperci stare. Al 95' devi uscire avendo dato tutto, avendo giocato con coraggio e provandoci. Non va bene quando non giochi e sei alla merce dell'avversario, quando sei pavido e quando ti cag** addosso".