Sampdoria, Federclubs: "Chiusura sede durante partite ci ferisce, ma noi saremo lo stesso lì davanti"
di Redazione
Tra gli strascichi del derby, anche un provvedimento prefettizio che colpisce i sodalizi di tifosi con sede nelle due gradinate
Tra gli strascichi dei tafferugli in margine al derby del 25 settembre, anche un provvedimento prefettizio che colpisce i sodalizi di tifosi con sede nelle due gradinate: il Little Club Genoa nella Nord e la Federclubs nella Sud.
"Dal 1966, su intuizione di Gloriano Mugnaini e dei primi club di tifosi blucerchiati riuniti per coordinarsi e dare maggior forza alle proprie iniziative, la Federclubs - recita una nota del sodalizio blucerchiato - si impegna con passione al solo fine “di diffondere tra gli sportivi interessamento ed affetto per la squadra blucerchiata. La Federazione dei Clubs Blucerchiati non avrà mai scopi politici e finalità diverse dalle suindicate.” Così il nostro statuto, all’articolo 1.
Rappresentanti di un movimento per natura incline al dialogo moderato e da sempre estraneo ad ogni forma di violenza, da oltre 30 anni apriamo le porte della nostra sede interna alla gradinata Sud a tutti i tifosi, accogliendoli in quella che noi sentiamo come la casa dei Sampdoriani. Aggregazione, iniziative benefiche, uno sguardo sempre rivolto ai piccoli blucerchiati del futuro, sono alcuni dei punti cardine che guidano l’operato dei nostri associati (tutti volontari e follemente innamorati di Samp). È di queste ore, per citarne uno, il riconoscimento del titolo di Ambasciatore al nostro presidente Vassallo da parte della Band degli Orsi, associazione che supporta i familiari dei bambini che necessitano cure all’ospedale Gaslini, per l’impegno della Federclubs nei loro confronti.
Per quanto sopra, la chiusura dei locali Federclubs durante le partite casalinghe - imposta dalle autorità competenti - ci sorprende e ferisce nel profondo. Non solo per le motivazioni e gli obiettivi di questa disposizione, ma soprattutto perché va a minare un’attività seria, trasparente e storica del nostro tifo.
Noi saremo comunque lì domenica, davanti alle nostre serrande desolatamente chiuse, dove per anni ci siamo scambiati abbracci coi Sampdoriani provenienti da ogni parte del mondo e sorrisi con i piccoli che magari per la prima volta entravano in gradinata Sud. Saremo al nostro posto, perché il nostro movimento non è basato su quei muri, ma sulle persone, sui nostri legami che nessuno potrà mai cancellare, sulla nostra voglia di fare bene per la Samp, e fare il bene della Samp.
Sopratutto domenica, se vi va, passate a salutarci, lì davanti alla nostra sede. Non potremo accogliervi come vorremmo, speriamo di poter tornare a farlo presto, ma questa volta anche a noi serve una pacca sulla spalla".
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