Ruby Ter, tutto da rifare: Cassazione ordina nuovo processo appello per corruzione contro le ex "olgettine"
di steris
Secondo la Suprema Corte le ragazze ospiti ad Arcore avrebbero dovuto essere ascolate come imputate, con assistenza di un legale, e non come testi
Tutto da rifare. La Cassazione ha ordinato la celebrazione di un processo di appello a Milano per l'accusa di corruzione in atti giudiziari, a carico di venti persone nell'ambito del processo Ruby Ter che riguarda anche le cosiddette Olgettine, le ragazze ospiti delle serate di Arcore tra cui Karima El Mahroug, al secolo Ruby Rubacuori. I giudici hanno dichiarato prescritta l'accusa di falsa testimonianza per tutti gli imputati, che in primo grado erano stati tutti assolti. Cade anche l'accusa di riciclaggio per Luca Risso, all'epoca dei fatti fidanzato di Ruby per il quale è stato dichiarato inammissibile il ricorso.
La decisione della sesta sezione penale della Suprema Corte è arriva dopo due ore di camera di consiglio.
Davanti alla Cassazione ci sono state le repliche delle difese all'intervento della scorsa udienza del procuratore generale Roberto Aniello che aveva chiesto l'annullamento della sentenza di assoluzione, pronunciata il 15 febbraio 2023 anche nei confronti di Silvio Berlusconi successivamente deceduto, e la celebrazione di un nuovo processo.
L'annullamento con rinvio si deve all'interpretazione in diritto relativa alle dichiarazioni verbalizzate delle ragazze, sentite nei due processi milanesi sul caso Ruby più di 10 anni fa. Secondo il tribunale di Milano le ex 'olgettine' ospiti delle cene ad Arcore avrebbero dovuto essere sentite come imputate, perché c'erano già degli indizi a loro carico, e quindi affiancate da un legale e non come testimoni, come invece accadde.
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