Rapallo: turista folgorato, a processo ex sindaco. Bagnasco: "Fido nella giustizia, non avevo alcuna responsabilità di legge"
di Stefano Rissetto
"Non rivestivo il ruolo di datore di lavoro e non avevo alcun tipo di responsabilità su salute e sicurezza del cantiere"
Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia e neoconsigliere regionale, andrà a processo il 10 giugno 2025 per le lesioni subite da un turista, all'epoca minorenne, colpito da una scarica elettrica sugli scogli dell'Antico Castello sul mare di Rapallo. I fatti risalgono al 3 agosto 2019, quando Bagnasco era sindaco di Rapallo.
Quel giorno un 17enne di nazionalità svizzera, uscendo dall’acqua in zona Castello, aveva toccato un faretto fissato al Castello e rimase folgorato, perdendo conoscenza. Rianimato, ha comunque riportato un'invalidità permanente del 25%.
Il pubblico ministero Stefano Puppo ha disposto la citazione diretta a giudizio. Secondo la Procura, l'ex sindaco di Rapallo e le altre tre persone indagate (il dirigente comunale Giorgio Ottonello, il funzionario comunale Marco Grosso e Matteo Rossi, titolare dell'azienda che aveva effettuato i lavori all'impianto di illuminazione del Castello), avrebbero agito "con negligenza, imprudenza e imperizia" in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, senza adottare alcuna misura per evitare folgorazioni dirette o indirette. In particolare avrebbero messo "in tensione o non impedivano che altri mettessero in tensione già dal 30 luglio 2019 l'impianto di illuminazione del Castello di Rapallo prima di verificare se lo stesso fosse installato a regola d'arte".
Commenta l'ex sindaco: "Ho massima fiducia nella magistratura e nel mio legale che chiarirà la mia posizione. In ogni caso non ho nessun tipo di titolo di responsabilità, in quanto non rivestivo il ruolo di datore di lavoro e non avevo alcun tipo di responsabilità su salute e sicurezza del cantiere".
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