Il settore marittimo è investito da multiple ondate di innovazione, che stanno trasformandolo profondamente. Alcune di esse sono state affrontate nella sessione di questa mattina dedicata proprio alla Rivoluzione tecnologica dello shipping di Port&ShippingTech, la mani conference di Nalles Shipping Week, giunta alla sua 16^ edizione.
L’automazione, anche nel marittimo, è una tendenza dominante nel processo di innovazione. A bordo delle navi già moltissime funzioni vengono svolte senza o con pochissimo intervento umano, il prossimo passo è l’autonomia totale. Come è avvenuto nell’aviazione commerciale e sta avvenendo sui mezzi di superficie, l’avvento delle MASS (Maritime Autonomous Surface Ships) richiede anche un intervento regolatorio e di governance. Lo ha spiegato Francesco Cimmino, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che ha sottolineato che si tratta di coniugare sviluppo tecnologico e sicurezza della navigazione. Non è una sfida futuribile: in numerosi porti, anche italiani, sono in corso sperimentazioni in vista di raggiungere la capacità di ormeggio autonomo, per esempio i progetti GSAB1 e 2 e 5GMASS, condotti dal Gruppo Grimaldi, l’ultimo dei quali nel porto di Livorno.
L’introduzione di tecnologie avanzate e la riduzione della presenza umana richiede che i porti e le navi siano sempre più standard e conformi alle normative. La tecnologia aiuta a risolvere anche queste nuove sfide. La chiave è la digitalizzazione, come ha spiegato Giuseppe Zagaria di RINA, che offre soluzioni per la compliance, soprattutto se coniugata con strumenti di simulazione e con i big data. Cetena, per esempio, utilizza questa combinazione per effettuare il Port Assesment che consente di ottimizzare l’ la sicurezza nei porti, potendo provare in anteprima, attraverso la simulazione, le manovre delle navi all’interno dei porti. Engineering invece dispone di una piattaforma immersiva per l’analisi dei dati, che ne consente la visualizzazione anche in presenza di interazioni complesse tra diversi sistemi di mobilità. I dati consentono anche di ottimizzare la navigazione con rotte più efficienti e le informazioni sulle condizione atmosferiche e marine aggiornate in tempo reale, operando anche sul regime della propulsione. Lo fa di routine uno specialista come Wärtsilä.Le tecnologie nuove hanno un impatto diretto sul lavoro marittimo e, come avviene in altri settori, la chiave è la formazione. Anche qui la tecnologia è la componente abilitante, sia che si tratti di formazione al lavoro sia di formazione continua e aggiornamento. Oggi non si fa formazione nel settore marittimo senza tecnologia, come illustrato dalla parte conclusiva della sessione, un panel verticale dedicato a questo tema. Hanno partecipato i maggiori operatori del settore: Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile, IMAT, C.M.A., ForMare e M.A.S.E.
Venerdì 4 ottobre
Domani andrà in scena Green ports & shipping Summit, la sessione di Port&ShippingTech dedicata alla transizione ecologica. Il convegno si concentrerà sugli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale nel settore dello shipping, un tema centrale per l’Onu, attraverso l’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale), e per l’Unione Europea. Di particolare interesse a P&ST, quest’anno la partecipazione della delegazione norvegese, composta da aziende e istituzioni, che condividerà il proprio know how: il Paese scandinavo rappresenta un’eccellenza mondiale nella progettazione e realizzazione di navi a zero emissioni.
Tra gli eventi ospiti di domani, si segnalano inoltre:
I grandi scenari dei container: uno sguardo alla sfera di cristallo a cura di SRM, il Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il convegno farà il punto con le grandi multinazionali marittime sulle rotte e sulle dinamiche che stanno caratterizzando il trasporto container via nave e che lo influenzeranno nel futuro.
Blue Economy e portualità: rapporti, connessioni e sviluppi, il convegno di Assiterminal che metterà a confronto i principali protagonisti del cluster politico su diverse tematiche, dal Piano del Mare al dibattito sulla Governance dei porti e del sistema logistico del nostro Paese. Le conclusioni saranno affidate a Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.