Ponte Morandi, esclusi dai risarcimenti due terzi delle imprese in zona arancione

di Fabio Canessa

Commissione a Tursi, la Camera di commercio: 425 domande presentate, solo 223 hanno i requisiti

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Solo un terzo dei commercianti della zona arancione ha diritto ai risarcimenti previsti dall'articolo 4 del decreto Genova. A comunicare il dato è Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di commercio di Genova, durante una commissione comunale a palazzo Tursi sulla situazione delle attività colpite dal crollo di Ponte Morandi. "Nei primi mesi di emergenza ci sono arrivati modelli con richieste di risarcimento dalla zona arancione per un totale di 425 domande - spiega - mentre, se allarghiamo il raggio al territorio dei municipi Valpolcevera, Medio Ponente e Centro Ovest così come delimitato dal commissario in base al decreto Genova, le domande sono 1.350". Queste 1.350 imprese, però, hanno segnalato varie tipologie di danni, mentre il decreto Genova prevede un indennizzo solo per chi ha dimostrato una riduzione del fatturato nel periodo dal 14 agosto al 30 settembre rispetto alla media del triennio 2015-2017. "Le pratiche che corrispondono a questi requisiti sono 140 in zona arancione con 4 milioni di mancati incassi - spiega Caviglia - e 223 nel resto dei tre municipi per 6,5 milioni di danni dichiarati". In pratica solo 363 imprese (su 1.350 totali) che andranno a percepire interamente i 10 milioni previsti dal Governo. Per gli altri è previsto solo l'accesso al contributo una tantum da 15mila euro per professionisti e piccoli imprenditori, che però presenta problematiche nel riconoscimento dei requisiti. http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/04/IVAN-SPAGNOLO-X-WEB.mp4 "Non abbiamo ricevuto un solo euro", è la protesta dei commercianti in sala rossa. In effetti, proprio in questi giorni è iniziata l'erogazione dei contributi alle prime 12 imprese. "Per la zona arancione ci sarà il 100% di risarcimento del danno, per le altre andrà fatto il riparto di conseguenza. Purtroppo non è semplice istruire le pratiche perché c'è una serie di adempimenti da rispettare: dalla regolarità contributiva delle imprese alle norme antimafia". TOTI: "BASTA SPECULAZIONI" "Basta fare speculazioni sui commercianti danneggiati dal crollo del ponte Morandi, le misure risarcitorie ci sono e le prime aziende sono già state pagate". Così il presidente della Regione Liguria e commissario per l'emergenza, Giovanni Toti, in serata replica alle accuse del consigliere regionale Sergio Rossetti (Pd). "Tutte le imprese e i liberi professionisti nell'area delimitata dalla cosiddetta zona rossa/arancione, ricompresa nei municipi Valpolcevera, Medio Ponente e Centro Ovest, che hanno avuto un decremento del fatturato possono accedere a un risarcimento fino a un massimo di 200 mila euro, come previsto dall'articolo 4 del 'Decreto Genova'. - ribadisce Toti - Tali fondi sono erogati progressivamente, dopo che la Camera di Commercio di Genova, soggetto attuatore della Struttura commissariale, ha analizzato e validato le domande ricevute. Le prime imprese commerciali sono già state risarcite e i pagamenti continueranno via via che le domande saranno presentate ed elaborate". Inoltre "tutti i negozi e i lavoratori autonomi che hanno subito danni o hanno registrato giornate di chiusura (con il prossimo decreto si scenderà fino a 4 giorni lavorativi sia consecutivi sia non continuativi) potranno richiedere un risarcimento fino a 15 mila euro".