Oceanly lancia la “scatola nera” per monitorare i contratti di noleggio

di Carlotta Nicoletti

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Una scatola nera totalmente innovativa che consenta a bordo di una nave, anche a chi la noleggia, di conoscere in qualsiasi momento, in tempo reale, la dinamica dei costi derivanti dalla navigazione

Oceanly lancia la “scatola nera”  per monitorare i contratti di noleggio

Una scatola nera totalmente innovativa che consenta a bordo di una nave, anche a chi la noleggia, di conoscere in qualsiasi momento, in tempo reale, la dinamica dei costi derivanti dalla navigazione e renda possibili aggiustamenti di rotta, in ragione delle condizioni meteo, delle performances dei motori, delle emissioni, dei costi derivanti dal ritardo in porto; commisurando e comparando il tutto, sempre in tempo reale con i valori del contratto di noleggio e tracciando quindi una ideale rotta di competitività della nave e del viaggio che sta compiendo.

L’ultima versione di Performance che proprio in questi giorni ha superato il tetto delle 500 installazioni su navi mercantili e su unità da crociera, è stata presentata in queste ore a SMM, la più importante manifestazione fieristica internazionale del mondo dello shipping, appena conclusa ad Amburgo. Protagonista una società genovese, Oceanly, guidata da Giampiero Soncini (considerato uno dei maggiori esperti a livello mondiale di sistemi di controllo e monitoraggio delle prestazioni delle navi) e da Gian Enzo Duci (ship manager genovese e docente universitario).

Frutto dell’esperienza che Oceanly ha maturato con suoi due principali clienti e partner, ovvero Columbia Shipmanagement e MSC Crociere, l’ultima versione di Performance è in grado (come una black box totalmente integrata) di prelevare e inserire nella sua piattaforma, collegata in cloud con i centri di controllo a terra dell’intera flotta, i dati provenienti dalla sala macchine e dai sistemi di automazione di bordo, operando in sintonia con 20 protocolli diversi adottati dalle navi. Il valore aggiunto fornito dalla piattaforma Performance (che in questi giorni è stata scelta da un ulteriore primario gruppo armatoriale internazionale con una flotta di circa 70 navi), consiste nella capacità di “tarare” e valutare la congruità dei dati che provengono dai vari sensori e che spesso trasmettono dati non affidabili. In questo modo la piattaforma rappresenta la frontiera dell’innovazione sia sul fronte del controllo e della riduzione delle emissioni delle navi, sia per la capacità di collocare armonicamente ed economicamente la nave in un sistema interattivo di informazioni; è in grado di fornire tutte le indicazioni sulla rotta migliore da scegliere, sulla velocità ottimale della nave, sulle emissioni, sulla sostenibilità ambientale e ora anche sulla rispondenza di questi dati con la remuneratività del contratto di noleggio.