Nervi, ambientalisti contro la nuova viabilità: "Non incentiva il mezzo pubblico"
di Marco Innocenti
"I cittadini, rassegnati, dovranno ricorrere ad auto e moto. Un esperimento che va interrotto subito"
La rivoluzione della viabilità, varata dal Comune di Genova nella zona di Nervi dallo scorso 18 ottobre, non convince gli ambientalisti. Non incentiverebbe l'uso del mezzo pubblico ed anzi rischia di far crescere il ricorso ad auto e moto private, secondo quanto affermato in una nota stampa firmata da MobilitaGenova, WWF Genova Città Metropolitana, Fridays For Future Genova, Comitato SìTram e Famiglie Senz'auto Genova.
"L’aspetto più vistoso è senz’altro la definizione della ZTL in via Oberdan - scrivono - con inversione del senso di marcia e conseguente estromissione delle linee di forza del tpl dal centro di Nervi: infatti, il capolinea del 15 è stato spostato in via Pagano, presso il capolinea a ponente del torrente Nervi dove già si ferma il 17. In sostituzione è stata istituita una “navetta” esercita con piccoli mezzi elettrici, creando un nuovo trasbordo forzato. Questa “navetta” rimane quindi l’unico mezzo, assieme alla linea circolare 517, per raggiungere piazza Pittaluga, vero cuore della delegazione. In compenso sono stati creati nuovi parcheggi liberi in via Oberdan, il che è del tutto in contrasto con logiche di mobilità sostenibile e di incentivazione all’uso del mezzo pubblico, che dovrebbero invece prevedere un’accessibilità facilitata per i mezzi pubblici e una riduzione degli spazi a disposizione delle auto e degli scooter".
"L’idea non è del tutto nuova - proseguono le associazioni - in occasione di diversi eventi e manifestazioni nerviesi le linee di forza erano state purtroppo estromesse dal centro della località, e lo spostamento del capolinea del 15 era già stato precedentemente ventilato ma contestato a suo tempo con una raccolta firme. Sembrano evidenti correlazioni tra il piano ed altri interventi, per altro molto discussi di “riqualificazione” della zona, con il controverso nuovo affaccio a gradoni del porticciolo di Nervi, la pesante cementificazione degli argini del torrente e, dulcis in fundo, la gravissima prospettiva (centro commerciale e piscina acchiappa-consensi di contorno) che grava sul viale Campostano".
"E’ indicativo che gran parte della popolazione locale, compresi molti commercianti (ipotetici beneficiari del provvedimento) non abbia assolutamente gradito: segno questo di maggiore consapevolezza e buon senso dei cittadini ed operatori economici rispetto ai “pianificatori” comunali e di AMT, legati a logiche - oltre che sbagliate - vecchie di decenni, anche se ammantate di “verde” ed “elettrico” usando a sproposito termini come “vivibilità”. Del tutto non plausibile, peraltro, la serietà scientifica dell’esperimento (perché ogni esperimento dovrebbe poi poter essere analizzato con criteri oggettivi e scientifici). L’indicatore dovrebbe essere l’utilizzo di auto e scooter (che deve diminuire) e l'uso del tpl (che invece dovrebbe aumentare). C’è da dubitare che questo tipo di valutazione sarà preso in considerazione. Semplicemente, come molte altre scelte sbagliate sul versante della mobilità e del trasporto pubblico, fatte nella nostra città, anche questa porterà ad una ulteriore perdita di utenti e disaffezione dei cittadini verso il trasporto pubblico, che, rassegnati, andranno ad ingrossare sempre di più le fila (anzi le code) di auto e scooter, e nessuna seria analisi verrà mai fatta".
"E’ auspicabile - anzi necessario - proprio per evitare altri danni difficilmente recuperabili, che questo “esperimento” venga interrotto - concludono - ritornando alla situazione precedente rispetto a viabilità e trasporto pubblico, in attesa di piani seri per realmente all’insegna di una vera mobilità sostenibile (che non possono non avere nel trasporto pubblico un caposaldo) riprendendo e sviluppando le proposte alternative fatte dalle associazioni ambientaliste all'epoca del Piano Winkler per Nervi".
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