Mancini d'Arabia: esordio da commissario tecnico con il braccialetto della Sampdoria
di Redazione
La presentazione ufficiale a Riyad è cominciata con un video riassuntivo dei gol più belli di "Bobby Gol" in maglia blucerchiata
Adesso fra i tifosi blucerchiati qualcuno comincerà a pensare: Bobby Gol ha tre anni di tempo per convincere qualcuno dei magnati sauditi a comprarsi la Sampdoria e a permettergli di coronare il sogno di allenarla. Fantascienza a parte, la presentazione ufficiale a Riyad di Roberto Mancini come nuovo ct dell'Arabia Saudita ha avuto più di uno spunto evocativo in chiave emozionale.
Mancini si presenta infatti nella capitale saudita con un braccialetto della Sampdoria al polso destro e la cerimonia ufficiale si apre con un filmato che mostra alcuni dei gol più belli realizzati nei 15 anni blucerchiati. Davanti ha la bandiera saudita, alle spalle la scritta "Mancini 2027". Il presidente della federcalcio locale, Yasser Al Misehal, gli consegna una maglia e una targa ricordo. "Voglio dare il benvenuto al nostro nuovo allenatore e ai suoi assistenti e gli auguro molti successi nel nostro Paese" dice il capo del calcio saudita.
Queste le prime parole di Mancini: "Voglio dire grazie al presidente per avermi scelto, sono orgoglioso di essere qui e di poter svolgere questo ruolo. Nel nostro lavoro è sempre difficile ripartire, quando ho preso la guida dell'Italia l'ho fatto tre giorni prima di giocare contro l'Arabia Saudita. Vero che conoscevo i giocatori italiani ma i prossimi 10 giorni saranno molto importanti. Ho già iniziato a vedere video di molti elementi, avremo delle amichevoli prima delle qualificazioni mondiali, dovremo lavorare duramente ma avremo tempo per farlo".
Il nuovo ct saudita ricostruisce la trattativa: "Ho iniziato a parlare con la Federazione a metà agosto ed è normale che alcuni dei miei assistenti non sapevano di questa situazione. C'è chi deve sbrigare delle cose in Italia, ma siamo abbastanza per cominciare a lavorare. Conoscevamo già la squadra, abbiamo visto le partite dei Mondiali e sappiamo che ci sono diversi giocatori interessanti. È chiaro che servirà tempo, ma siamo sicuri che lavorando bene e duramente possiamo insegnare alla squadra ad attaccare bene e segnare tanto. Non è facile in questo momento, ma penso che col nostro lavoro potremo farcela".
"In Italia non abbiamo solo tre giocatori - dice - da scegliere per ogni squadra, per noi il fatto che ci siano tre sauditi in ogni team è un bene perché avremo tempo per seguirli tutti. Abbiamo fiducia nei giovani, sappiamo che nell'Under 21 ci sono tanti giocatori interessanti e investiremo su di loro per il bene e per il futuro dell'Arabia. Non sono un mago, posso solo lavorare e dire che lo faremo duramente perché vogliamo cercare di vincere qualcosa d'importante, come ho detto abbiamo talento ma possiamo arrivare in alto solo col lavoro. Prima di dire con quale sistema giocheremo devo valutare i singoli, poi deciderò".
Infine, una notazione personale: "Voglio dire grazie a chi ha battuto l'Argentina al Mondiale perché così all'Italia è rimasta il record di imbattibilità con 37 partite. Negli ultimi 10 anni c'è stata una grande crescita dei talenti locali, vogliamo diventare la squadra più forte del continente".
"Questo mercato ha un potenziale tra i più grandi al mondo, è normale che molte stelle vengano qui. Da c.t. dell'Italia ho faticato molto a fare le convocazioni - conclude - perché ci sono pochi italiani in Serie A. Spesso abbiamo puntato su giovani, debuttanti"
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