Liguria, elezioni: Orlando (Pd) "Toti ha bombardato la democrazia", Rixi (Lega) "Sinistra vuole prendersi il porto"
di Redazione
Il candidato in pectore del centrosinistra boccia l'ex presidente, il viceministro ribadisce che non si candiderà
"Lo avevo già detto quando Toti godeva di ottima salute giudiziaria: sono in campo se serve, se sono la figura giusta che mette insieme la coalizione, altrimenti ragioniamo su altri nomi e li sosterrò". Così il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un intervento tv. "Credo che questo sia un momento nel quale ci sia davvero da fare una ricerca comune per trovare la figura più forte per costruire un percorso di rigenerazione della Liguria-ha aggiunto Orlando-. Senza creare coalizioni che abbiano all'interno delle contraddizioni che poi non le rendono credibili. Questa è una cosa da verificare sul campo, capire come in un momento come questo si possa costruire una coalizione che deve avere due scopi essenzialmente in Liguria: rompere con questo sistema in modo netto e contemporaneamente evitare che questa vicenda blocchi l'insieme delle opere previste. Ci sono due miliardi circa di investimenti del Pnrr in Liguria".
"Toti ha bombardato la democrazia - insiste - perché quando in una regione tu aspetti 428 giorni per fare una visita medica ma in quattro settimane pretendi di avere una concessione, se hai finanziato la campagna elettorale, il principio di eguaglianza è saltato. E quando non c'è eguaglianza di fronte alla legge non c'è più democrazia o comunque è fortemente indebolita e questo è successo in Liguria. Al di là della vicenda penale e di ciò che diranno i giudici, quello che è successo sostanzialmente è che si è creata una democrazia basata sul censo, o più propriamente una oligarchia. Credo sia un dato che Toti abbia scientificamente costruito".
"Quando sento dire da Toti che questo è un processo alla politica nel suo insieme - ha aggiunto Orlando - vorrei rispondere che la politica che chiede il voto ai mafiosi, questo è già un elemento sul tavolo, la politica che mette a fare il manager di una multiutility come Iren uno che fa avanti e indietro con Montecarlo con le borse piene di fiches, oppure che discute con i concessionari i tempi e i modi delle concessioni che deve rilasciare, non è la mia politica quindi non lo avverto come un processo alla politica. Sento parlare di principi liberali ma non credo sia un criterio di concorrenza quello che si costruisce creando corsie privilegiate per chi ti ha finanziato la campagna elettorale. Non so se Luigi Einaudi avrebbe prescritto questo metodo come elemento per migliorare le condizioni del mercato, tenderei a dubitarne".
Per parte sua, il leader ligure della Lega Edoardo Rixi, viceministro ai Trasporti, osserva: "Di sicuro il candidato non sarò io, non sono l'uomo giusto in questo momento. Meglio un civico, non voglio uno scontro ideologico. Sono preoccupato che in Regione ci sia il rischio che si blocchi tutto a prescindere dal vincitore. Per questo credo sia più utile per la Liguria che resti al ministero per completare le infrastrutture necessarie che la mia regione attende da oltre 20 anni. E non ho intenzione di fare una campagna elettorale che possa contribuire ad aumentare lo scontro tra poteri dello Stato".
"La situazione in Liguria - aggiunge, in un'intervista al Secolo XIX - è molto complessa: se abbiamo dovuto commissariare l'Autorità portuale è perché ci sono comunque delle pressioni. C'è il tentativo di varie forze politiche di appropriarsi, in qualche modo, del porto e quindi dovremo fare una valutazione attenta sulla figura del presidente". E ancora: "I leader nazionali della sinistra che hanno organizzato la manifestazione in piazza De Ferrari hanno fatto apparire i magistrati come una sezione distaccata dei loro partiti. Non credo che siano così, ma questo è il messaggio che hanno voluto far passare. Con questo la sinistra ha fatto un danno enorme all'immagine dell'imparzialità della magistratura". Quanto alla mossa di Spinelli di nominare Ermini al vertice della sua holding, Rixi dice: "Credo che l'obiettivo di Ermini sia quello di mettere in sicurezza un'azienda che solo a Genova dà lavoro a migliaia di persone. Parte del centrosinistra invece vorrebbe far chiudere il gruppo e bloccare il porto. Una situazione che fa male all'economia dell'intero Paese. Mi spiace che ci sia una parte politica che si sia messa a totale disposizione dei 5 Stelle e di Fratoianni a favore di una decrescita felice".
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