La Spezia, Legambiente dice no all'abbattimento del Pontetto per un nuovo parcheggio

di Tiziana Cairati

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"Per motivare il progetto sono stati portati argomenti che non giustificano questo costoso e disastroso intervento. Il degrado si combatte riqualificando"

La Spezia, Legambiente dice no all'abbattimento del Pontetto per un nuovo parcheggio

Partire dalle criticità e dalle potenzialità del territorio per risolvere i problemi e valorizzare i caratteri originari dei luoghi. E' questa la sfida lanciata da Legambiente La Spezia partendo dal progetto, contestato, di un piccolo parcheggio che dovrebbe essere costruito con l'abbattimento del vecchio rilevato ferroviario per l'Arsenale (che comprende anche lo storico sottopasso, il cosiddetto Pontetto), in stretta aderenza ad una scuola dell'infanzia.

"Per motivare questo progetto sono stati portati argomenti che non giustificano per nulla questo costoso e disastroso intervento. Il degrado del territorio non si combatte radendo al suolo il 'vecchio' ma riqualificandolo, favorendo l'accessibilità, coinvolgendo le persone", si legge nella nota degli ambientalisti.

Legambiente, raccogliendo idee e suggerimenti dei cittadini contrari all'intervento, ha elaborato un progetto alternativo. Tre le linee strategiche: riqualificare l'area enfatizzando il suo ruolo strategico nella mobilità ciclopedonale, migliorare le condizioni di salubrità e sicurezza di tutta l'area, rendere l'area raggiungibile dai mezzi di soccorso con mirati interventi Invece di favorire l'accesso delle auto vicino alla scuola Legambiente

suggerisce la creazione di una "Strada scolastica" che privilegi l'accesso pedonale e in sicurezza a bambini e accompagnatori: "occorre favorire al massimo il raggiungimento a piedi o con mezzi pubblici dei plessi scolastici, e per fare questo servono servizi adeguati e non altri parcheggi che non fanno altro che attirare nuove auto".

Aumentare le aree verdi, la mobilità sostenibile, le aree ricreative attrezzate, la manutenzione, anche con il coinvolgimento dei cittadini, propone Legambiente.