Italia prudente a Bruxelles sulla revisione dell’ETD. Assarmatori: “Posizione che tutela il trasporto marittimo”

di Redazione

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Messina: "Esiste il rischio di una significativa perdita di competitività di interi segmenti dell’economia comunitaria e del nostro Paese a tutto vantaggio, nel Mediterraneo, dei Paesi che si affacciano su questo mare"

Italia prudente a Bruxelles sulla revisione dell’ETD. Assarmatori: “Posizione che tutela il trasporto marittimo”

 

Assarmatori, a valle delle risultanze della riunione d’alto livello dei rappresentanti dei Ministeri delle Finanze dell’Unione che si è tenuta in settimana, esprime soddisfazione per la posizione assunta dall’Italia e per la forte e conseguente preoccupazione espressa a Bruxelles dai rappresentanti del nostro Governo sull’ipotesi di revisione dell’Energy Taxation Directive (ETD), normativa dagli effetti potenzialmente deflagranti per il trasporto marittimo, e quindi per un asset strategico per l’intera economia del nostro Paese.

 

Come ormai noto, la Commissione europea ha proposto di estendere la tassazione anche al carburante utilizzato dalle navi e anche se la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione ha recentemente inserito alcune deroghe, queste modifiche sono ampiamente inadeguate per tutelare sia lo shipping sia l’intera filiera di produzione e distribuzione nazionale di carburanti.

 

“Esiste concretamente il rischio – evidenzia il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina – di una significativa perdita di competitività di interi segmenti dell’economia comunitaria e del nostro Paese a tutto vantaggio, nel Mediterraneo, dei Paesi che si affacciano su questo mare, ma non soggetti alle nuove normative in quanto non membri della Ue. A pagare il conto di una misura così concepita sarebbero non solo vari segmenti del trasporto marittimo, ma anche attività sinergiche come quelle portuali, della logistica e di bunkeraggio, nonché le imprese di raffinazione che producono il fuel utilizzato dai motori marini”.

 

Assarmatori esprime il massimo sostegno all’azione del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e del Vice Ministro Edoardo Rixi, nonché degli Europarlamentari che si stanno impegnando per arginare una misura così impattante su un settore chiave come quello del trasporto marittimo.