Interporto Bologna: approvato il nuovo statuto per un futuro più sostenibile e intermodale

di Carlotta Nicoletti

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Nuovo piano strategico e governance più flessibile: l’Interporto di Bologna si prepara a diventare un hub logistico di rilievo europeo

Interporto Bologna: approvato il nuovo statuto per un futuro più sostenibile e intermodale

 

 L’Assemblea dei Soci di Interporto Bologna ha approvato all’unanimità il nuovo statuto della società, un documento innovativo che introduce cambiamenti strategici per rafforzare l’intermodalità e la sostenibilità delle attività logistiche, secondo Ferpress. Il piano prevede investimenti significativi e una nuova governance per posizionare l’Interporto tra le più avanzate piattaforme logistiche d’Europa, come riportato da Ferpress.

Tra le modifiche principali spicca l’allargamento del Consiglio di Amministrazione da 3 a 5 membri, che offrirà una rappresentanza più inclusiva dei soci. Il Comune di Bologna, la Città Metropolitana e la Camera di Commercio, tra gli azionisti principali, hanno sostenuto questa scelta per garantire una visione comune nei processi decisionali.

Il nuovo statuto aggiorna anche l’oggetto sociale della società, includendo l’intermodalità del trasporto merci e la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). In questo contesto, l’Interporto punta a trasformare le proprie infrastrutture in centri per la produzione di energia rinnovabile, un passo importante verso la sostenibilità ambientale.

 Con un investimento stimato di 70 milioni di euro, di cui oltre 40 milioni destinati alla rete ferroviaria, l’Interporto mira a potenziare il proprio terminal ferroviario. I lavori sono già in corso per l’installazione di due grandi gru a portale, grazie anche a 30 milioni di fondi pubblici. Questi interventi sono pensati per rendere l’Interporto in grado di gestire oltre 10.000 treni all’anno, al pari delle piattaforme intermodali europee più avanzate.

 La nuova struttura della governance introduce le figure dell’Amministratore delegato e del Direttore Generale, con l’obiettivo di rendere la gestione più flessibile ed efficiente.

 Le modifiche sono parte di un percorso più ampio che, secondo il Consiglio di Amministrazione, garantirà all’Interporto un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale della logistica.