Malagò: "Impossibile sviluppare progetti senza impianti all'altezza"
di Maria Grazia Barile
Il presidente del Coni ha inaugurato i nuovi campi di Begato 9
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Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha inaugurato il nuovo impianto “Begato 9 Stadium”. Al taglio del nastro era presente il Sindaco di Genova Marco Bucci e l'assessore regionale allo Sport Ilaria Cavo.
Ecco le dichiarazioni a margine: “Oggi non parliamo di Genoa e Sampdoria ma di Campomorone e Bolzanetese, realtà legate alla scuola calcio del Genoa. Fino a che uno non arriva qui, non realizza dove possa essere incastrato questo campo, sembra un mezzo miracolo, quando alzi gli occhi e vedi quest’edilizia ti rendi conto di come possa essere il simbolo di una cosa bella. Sono orgoglioso e mi scuso per non esser venuto il mese scorso a causa della neve. I fondi sono sempre stati utilizzati in modo corretto e in questo caso c'è stato addirittura un risparmio rispetto al bando iniziale che verrà ripartito fra le società che gestiscono l’impianto. La lista dei prossimi progetti comprende: Celle Ligure, Cengio, Cogorno, Mele e Sestri Levante oltre a quelli già realizzati a Chiavari e Savona. La professionalità e la serietà di chi fa queste cose è riconosciuta”.
Malagò ha aggiunto: “Come dice il presidente Infantino, che ho visto a Roma in questi tre giorni di comitato FIFA, non si possono sviluppare progetti sportivi di livello se non si ha un’impiantistica sportiva adeguata. Questo vale per tutti gli sport, ma soprattutto con il calcio. Salvo Torino, Udine, l’Olimpico di Roma e Reggio-Emilia per il Sassuolo, per il resto abbiamo tante situazioni datate ed è la causa maggiore per cui certe società non riescono a crescere con i ricavi ed essere competitive. Difficile anche ottenere uno spettacolo all’altezza delle aspettative sotto un profilo visivo e di diritti televisivi. Bologna, Milano, Genova ,Firenze, Bari, Napoli, Cagliari sono tutti posti in cui credo sia indispensabile intervenire. Se ognuno va per conto proprio come qui, a Firenze o a Bologna, mi pare che diventi un calvario, una via crucis che caratterizza il nostro paese per realizzare nuovi impianti. Penso che la strada giusta– non ne vedo altre – sia quella di candidarsi per Europei del 2028".
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