Il partigiano Giotto e i complimenti di Mattarella per il calendario antifascista: "Inviterò il Capo dello Stato a Borzonasca per ricordare Severino"

di Edoardo Cozza

Giordano Bruschi contattato dal Quirinale per la sua iniziativa nelle scuole: "In Liguria il primo partigiano ucciso fu un siciliano"

Giordano Bruschi, il partigiano 'Giotto', è un pezzo di storia di Genova e d'Italia. Novantotto anni portati splendidamente, racconti che ascolteresti per ore e che descrivono momenti che hanno davvero segnato i destini del capoluogo ligure e dell'intero Paese.

Pochi giorni fa 'Giotto' è stato contattato dalla Presidenza della Repubblica: aveva inviato a Sergio Mattarella una copia del calendario del popolo antifascista, che in 366 giorni racconta - una al giorno - le storie di alcuni partigiani: "È frutto di un lavoro di anni: andavamo nelle scuole a raccontare queste vicende e questi personaggi, ci è venuto in mente di fare un po' come i calendari cattolici che hanno un santo per giorno. L'ispirazione è arrivata anche dal poeta dialettale genovese Edoardo Firpo, che in una sua poesia racconta: 'ricordateli per sempre, i partigiani santi, morti sull'erba e che hanno dato la gioventù per il vostro bene'. Ne è venuto fuori un affresco di tutta Italia: partiamo con Pietro Nenni e chiudiamo con Vannuccio Faralli, sindaco di Genova ai tempi della Liberazione".


La telefonata arrivata dagli uffici del Quirinale ha molto soddisfatto 'Giotto': "Ci ha spronato a continuare ad andare nelle scuole, ma voglio dire una cosa: inviterò Mattarella a Borzonasca per ricordare a maggio Severino, che 80 anni fa fu ucciso dai fascisti. Fu il primo partigiano a cadere in Liguria ed era un contadino siciliano, ecco perché la presenza del Capo dello Stato, siciliano e antifascista, sarebbe importante".