Il consiglio regionale della Toscana dice sì a Bilancio preventivo per l'autorità portuale

di Redazione

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Lucia De Robertis: "Credo che il Consiglio abbia il diritto di assolvere alle proprie prerogative"

Il consiglio regionale della Toscana dice sì a Bilancio preventivo per l'autorità portuale

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con il voto contrario dei gruppi di opposizione, il Bilancio preventivo economico annuale 2023 e pluriennale 2023-2025 dell’Autorità portuale regionale.

Perdura l’imbarazzo di dover adempiere senza poter agire sugli atti che ci vengono proposti, credo che il Consiglio abbia il diritto di assolvere alle proprie prerogative: non illustrerò un bilancio di previsione 2023 che arriva al voto nel gennaio 2024”, dichiara in Aula la presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Partito democratico), che concentra il proprio intervento su questioni “di strettissima attualità, come il dragaggio dei fondali del porto di Viareggio, la realizzazione del sabbiodotto e il disagio dei pescatori che abbiamo incontrato stamani insieme ai consiglieri della quarta commissione e ai consiglieri Fantozzi, Mercanti e Puppa”.

La presidente ha esposto l’esito della visita di questa mattina: “Il commissario Alessandro Rosselli e la comandante della capitaneria Silvia Brini ci hanno illustrato la situazione, raccontandoci i piani a breve, medio e lungo termine, secondo i quale dovremo rimettere mano anche al piano regolatore di quel porto. Abbiamo incontrato e ascoltato i pescatori della cooperativa ‘Cittadella delle pesca’, e abbiamo cercato di rassicurarli circa la nostra intenzione di farci carico delle loro richieste. Il presidente Giani ha mostrato da subito vicinanza ed è andato in prima persona a prendere visione della situazione ”. La visita della commissione, ha proseguito Lucia De Robertis, ha visto anche l’incontro “con il sindaco Del Ghingaro. Credo che abbiamo dimostrato a quel territorio l’attenzione che comunque non mancherà, approfondiremo il protocollo firmato nei mesi scorsi e gli daremo gambe”.

Quanto al bilancio previsionale 2023-25, “sono previsti investimenti per oltre 15milioni di cui 11milioni sul porto di Viareggio, 2,2 Porto Santo Stefano, 930mila Isola del Giglio, 830mila Marina di Campo all’Isola d’Elba. Ci sono interventi riprogrammati per circa 450mila euro, fra questi, per il porto di Viareggio, l’escavo dell’imboccatura per circa 160mila euro. Il personale – ha ricordato la presidente – passerà a ruolo unico regionale, come deciso da questo Consiglio, e avrà così la possibilità di aumentare la propria dotazione organica”.

“Aderisco al ragionamento della presidente – ha dichiarato Massimiliano Baldini (Lega) –, ci troviamo di fronte per l’ennesima volta a dover analizzare un bilancio preventivo 2023 in una data che è dell’anno successivo. L’imbarazzo non può che essere confermato ed è ampiamente motivato anche il voto contrario già espresso in commissione da parte della Lega”. Il consigliere ha voluto “ringraziare pubblicamente la presidente De Robertis per la sensibilità dimostrata nel proporre la visita a Viareggio, per ascoltare le parti in causa e in particolar modo i pescatori. Quello che è successo a Viareggio è stato un po’ sottovalutato. C’è una situazione di grandissima difficoltà che pagano tutti, in particolar modo i pescatori. C’è bisogno di intervenire nell’immediatezza per garantire lavoro a queste imprese e famiglie che legittimamente chiedono ristori. Il quadro è di estrema urgenza. Il problema del porto di Viareggio è annoso, l’Autorità vive conflittualità di ordine politico, è necessario mettere mano al regolamento portuale”.

Anche il vicepresidente della quarta commissione, Alessandro Capecchi ha voluto rivolgersi “al presidente del Consiglio regionale, al quale chiedo di garantire l’esercizio concreto dei diritti dei consiglieri e non un simulacro di democrazia: si discute del bilancio di previsione 2023 in data 16 gennaio 2024”. La vicenda dell’Autorità portuale, ha aggiunto Capecchi, “è paradigma di quello che stiamo vivendo: il difetto è patologico, la nostra possibilità di rilasciare atti di indirizzo viene vanificata. L’Autorità portuale vive una vicenda incredibile, il sabbiodotto promesso per anni l’avremo forse nel 2026 o nel 2027. Siamo in clamoroso ritardo. Risparmiamo questi soldi, se non siamo in grado di applicare una norma. Non si può chiedere al Consiglio regionale di esprimere pareri su bilanci che sono già esauriti. Così, facciamo la figura dei bischeri”. Riguardo agli investimenti, secondo Capecchi “la vicenda del sabbiodotto risente certamente di una guerra tra la Regione e il Comune di Viareggio, che ha visto l’Ente accumulare ritardi. Quanto costa questo ritardo? Chi lo paga? Come minoranza siamo stanchi di vivere questa condizione che priva i cittadini della possibilità di esercitare, attraverso i loro eletti, un controllo reale sulle decine di enti partecipate dalla regione che svolgono funzioni fondamentali per l’economia e per il sociale di questa regione”.

“Il tema riguarda il porto di Viareggio, ma anche Marina di Campo, del Giglio e Porto Santo Stefano”, ha detto il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega). “Se si spendono 600mila euro l’anno per il dragaggio del porto di Viareggio, 2-300mila euro ogni due-tre anni per Marina di Campo e altre cifre considerevoli, significa che non c’è una visione, una progettualità. Serve un cambio di passo che purtroppo chi oggi governa questa Regione non ha dimostrato di compiere. Dobbiamo porre rimedio a necessità infrastrutturali e progettuali”.