Genova, una via o una piazza per Emanuela Loi, la poliziotta uccisa nella strage di via D'Amelio
di Redazione
il Comune di Genova nella Giornata Internazionale della Donna decide di non dimenticare la ragazza tra i componenti della scorta del giudice Paolo Borsellino
Il Comune di Genova nella Giornata Internazionale della Donna decide di intitolare una strada o una piazza a Emanuela Loi, tra i componenti della scorta del giudice Paolo Borsellino e uccisa nella strage di via D'Amelio per mano della mafia. L'iniziativa è stata voluta dall'associazione Liguria nel cuore e dal Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione guidato da Aleksandra Matikj.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità la mozione presentata da Cristina Lodi (PD) – prima firmataria - e Maria Tini (M5S), per onorare la memoria di una tra le prime donne poliziotto adibite in Italia al servizio scorte e la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.
Il 17 luglio, di rientro da un periodo di ferie in Sardegna, Emanuela Loi fu assegnata proprio a Paolo Borsellino, che nell’incontrarla disse «E lei dovrebbe difendere me? Dovrei essere io a difendere lei».
Il primo giorno di scorta andò liscio. Il secondo no. Erano le 16,58 quando in via d’Amelio, dove Paolo Borsellino si era recato per andare a salutare l’anziana madre, proprio nel momento in cui il giudice ed Emanuela scesero dall’auto, una Fiat 126 esplose. Il boato. La morte.
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