Genova, torna a casa il sommergibile Nazario Sauro
di Redazione
Dopo i lavori di restyling alla Spezia durati un mese, è stato riportato nella darsena davanti al Museo del Mare: tornerà a essere visitabile sabato 16 luglio
Si è concluso intorno a mezzogiorno, nella darsena davanti al Museo del mare di Genova il viaggio del sommergibile Nazario Sauro, in disarmo dal 2002. Un tragitto lungo 56 miglia, dall'Arsenale della Spezia a Genova, che è durato circa 16 ore alla velocità massima di 4 miglia. Dopo quasi un mese di assenza, dovuto a lavori di restyling costati circa 140 mila euro, il sommergibile è tornato nello specchio davanti alla Darsena del capoluogo ligure dove ha trovato nuova vita nel settembre 2009. Dal 16 luglio, infatti, tornerà a svolgere il suo ruolo di museo galleggiante, uno dei tre sommergibili musealizzati in Italia e l'unico ad essere in mare.
"Il Nazario Sauro è un'eccellenza della museografia marittima internazionale - ha detto Nicoletta Viziano, presidente del MuMA -. in 12 anni, è stato visitato da oltre un milione di turisti che lo hanno apprezzato per il suo realismo, per le ricostruzioni d'ambiente e per la parte sonora".
Un grande valore aggiunto, quindi, per una porzione di città strategica dal punti di vista urbanistico. "La Darsena di Genova è sempre più attrattiva - ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci -. Il Nazario Sauro è una delle eccellenze che fanno parte di un'offerta museale di altissimo livello".
Da oggi e fino a venerdì 15 luglio, in banchina, il sommergibile sarà oggetto di due interventi: l'istallazione di un sistema attivo anticorrosivo e due nuove coperture in alluminio a protezione dei punti di discesa e risalita per chi vorrà visitare nuovamente l'S518 Nazario Sauro a partire da sabato 16 luglio. Il ritorno del battello però potrebbe portare anche novità nelle visite. "Stiamo valutando le misure di sicurezza per dare il via a una serie di visite nel backstage del sommergibile - ha spiegato il direttore del MuMa, Pierangelo Campodonico - in tutti quegli angoli, dalla torretta alla sala degli idrofoni che fino a oggi non erano visitabili".
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