Genova, sversamento liquami a Quinto: divieto balneazione per 3 km, Procura apre inchiesta

di Redazione

Ipotesi di reati ambientali. Nel mirino degli investigatori la manutenzione delle tubature

Ancora non sono arrivati gli atti ma la procura aprirà sicuramente un fascicolo per lo sversamento di liquami dal depuratore di Quinto. Verranno ipotizzati reati ambientali e, in base al risultato delle analisi dei campioni di acqua prelevati dall'Arpal, si potrebbe contestare anche il disastro ambientale. Nel mirino degli investigatori del gruppo Ambiente della procura ci sono le manutenzioni all'impianto ma anche alle tubature secondarie.

Sembrerebbe, infatti, che il depuratore fosse in manutenzione e per questo fosse utilizzato un bypass che avrebbe dovuto scaricare tutto al largo. Proprio la tubatura secondaria si sarebbe rotta a poche miglia dalla costa inondando l'acqua con liquami scuri. Il Comune di Genova ieri ha emanato un divieto di balneazione per tre chilometri.


Aggiornamento 02/08/2024


Iren in una nota ha fatto sapere che "sono terminate da poco le estese verifiche che Ireti, con l'ausilio di una squadra di sommozzatori, ha effettuato dal pomeriggio di ieri, 1 agosto, sulle condutture, situate in mare, a valle del Depuratore di Quinto, dopo la segnalazione da parte della Polizia Municipale Reparto Ambientale della presenza di una macchia di fluidi". "Le approfondite verifiche hanno escluso la presenza di rotture o falle nella condotta. Attualmente gli effetti della macchia, da un punto di vista visivo, sembrano essersi riassorbiti, sono in corso le analisi per avere conferma del rientro di tutti i parametri. Secondo una prima ricostruzione, lo sversamento in mare è riconducibile all'attivazione estemporanea della condotta di emergenza entrata in funzione, come previsto dalle norme di sicurezza, a seguito di un flusso esterno ed anomalo di fluidi proveniente dalla fognatura a monte dell'impianto. Pochi giorni fa si era verificato un primo episodio analogo che aveva comportato, come previsto dalle norme, la messa in bypass parziale del depuratore di Quinto. L'attivazione della condotta di emergenza è quindi legata al ripetersi di un secondo caso simile in poco tempo. I tecnici di Ireti stanno quindi conducendo controlli estesi sulla rete fognaria a monte del depuratore per ricostruire la provenienza di tale flusso anomalo. Ireti conferma di aver attivato tutte le misure per monitorare la situazione".